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Tipi di sondini nasogastrici e loro manutenzione
Le sonde utilizzate per l’alimentazione artificiale sono solitamente in materiale plastico (poliuretano), molto morbide e flessibili e di diametro molto contenuto.
Esistono numerose ditte che producono e commercializzano questi presidi. Alcuni sondini possiedono un mandrino, cioè un filo sottile di metallo utilizzato per guidare la sonda durante l’inserimento.
Le sonde utilizzate per svuotare lo stomaco sono più grosse e di materiale più rigido.
Alcuni sondini sono in PVC, altri in silicone e quindi più morbidi.
L’estremità della sonda che fuoriesce dal naso è dotata di una o più vie per l’inserimento delle soluzioni nutrizionali e per i farmaci.
Quando la persona utilizza il SNG per scopi alimentari è necessario effettuare periodici lavaggi della sonda al fine di evitare incrostazioni e occlusioni. Per i lavaggi si riempie di acqua una siringa da 60 cc e si infondono 20 cc alla volta con la tecnica a pressione. Il liquido per il lavaggio deve essere acqua di rubinetto tiepida, ma non calda!
Le manovre descritte si devono effettuare con una certa regolarità nei pazienti alimentati con la somministrazione di soluzioni attraverso pompe nutrizionali. Se il paziente è alimentato solamente di notte, si avrà cura di effettuare il lavaggio prima di attaccare la soluzione e dopo averla staccata. Nel caso di soggetti che restano collegati alla pompa per 24 ore al giorno, è consigliabile lavare la sonda al mattino, all’ora di pranzo, a metà pomeriggio e prima di coricarsi.
Esiste poi un altro metodo di pulizia del sondino che prevede l’impiego di una guida metallica; questa procedura, però, richiede l’intervento di personale sanitario.
In alcune occasioni il sondino può otturarsi completamente e quindi impedire che la soluzione arrivi nello stomaco: è necessario provare a disostruirlo effettuando un lavaggio con siringone a pressione costante. Questa manovra spinge il coagulo nello stomaco (fare attenzione a non insistere troppo). Se l’ostruzione non si risolve bisogna chiamare con urgenza il medico o l’infermiere.
In rari casi il sondino nasogastrico può dislocarsi; le cause sono solitamente accidentali: soggetti irrequieti o affetti da demenza possono strapparsi o tirare indietro il sondino. Se si evidenziano segni di dislocazione, è necessario contattare l’infermiere per un’attenta valutazione. In caso di dubbio attendete l’intervento del personale sanitario prima di collegare la nutrizione!
Può anche succedere che il sondino scivoli nonostante il cerotto (evenienza rara se la medicazione viene effettuata ogni 2 giorni) e ritorni indietro: la punta della sonda, quindi, non si troverà più nello stomaco e la soluzione potrà entrare nell’albero respiratorio; per evitare che ciò accada, basterà segnare con un pennarello indelebile il punto del SNG che deve fuoriuscire dalla narice: in tal modo si avrà sempre un riferimento.
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