Gonade (ghiandola sessuale) maschile. I testicoli sono due. Nel feto sono situati nell’addome, ma discendono nello scroto prima della nascita, talvolta poco più tardi. Di piccole dimensioni sino alla pubertà, aumentano di volume poco a poco sino a raggiungere la maturità.
Struttura
Il testicolo è un corpo ovoidale di 4-5 cm di lunghezza, 2-3 cm di spessore e circa 20 g di peso. Si tratta di un organo dalla consistenza soda, avvolto da una membrana fibrosa liscia, l’albuginea. Diviso in lobuli, contiene canalicoli, tubuli seminiferi e le cosiddette cellule di Sertoli, che assicurano l’elaborazione degli spermatozoi, o spermatogenesi. I tubuli seminiferi si riuniscono per formare un reticolo di canali, a partire dal quale 10-12 dotti efferenti raggiungono l’epididimo, piccolo organo allungato sul bordo posteriore-superiore del testicolo. Dall’epididimo si diparte il dotto deferente, che trasporta gli spermatozoi verso le vescicole seminali e l’uretra. L’insieme di questi dotti costituisce le vie spermatiche. I tubuli seminiferi sono avvolti da un tessuto connettivo contenente cellule di Leydig, che secernono l’ormone maschile, il testosterone.
Funzione
A partire dalla pubertà il testicolo svolge due funzioni, sotto il controllo di un sistema di regolazione neuroendocrino cui fa capo una ghiandola situata alla base del cervello, l’ipofisi, e una formazione cerebrale, l’ipotalamo, che a sua volta reagisce, mediante feedback, a una stimolazione ormonale.
La funzione esocrina è la spermatogenesi, condizione preliminare per la riproduzione, che può essere assicurata anche da un solo testicolo.
La funzione endocrina è la secrezione ormonale di testosterone, che, oltre a indurre la spermatogenesi, è responsabile di importanti modificazioni nella pubertà e dello sviluppo dei caratteri sessuali secondari maschili (villosità, trasformazione della voce, distribuzione delle masse muscolari ecc.).
Esami
L’esame clinico (osservazione, palpazione) viene completato, se necessario, da ecografia, spermiogramma (analisi dello sperma), biopsia, dosaggi ormonali (testosterone, ormone follicolostimolante, FSH, e luteinizzante, LH) e studio di marcatori tumorali quali l’a-fetoproteina e la gonadotropina corionica (hCG), che permettono di valutare la tipologia istologica di alcuni tumori.
Patologie
Prima della pubertà, i testicoli devono scendere dalla cavità addominale sino alla borsa scrotale, attraverso il canale inguinale, poiché la temperatura interna del corpo è troppo elevata per permettere la spermatogenesi. La mancata discesa dei testicoli (criptorchidismo) può rendere necessario un intervento chirurgico. Altre possibili anomalie riguardano i tubuli seminiferi, la cui atrofia è causa di sterilità. Un insufficiente sviluppo testicolare può essere di origine cromosomica (sindrome di Klinefelter) o ipofisaria (sindrome di Kallmann-De Morsier). Il varicocele (dilatazione varicosa delle vene del testicolo), solitamente asintomatico, causa talvolta sterilità, mentre l’idrocele (travaso di liquido sieroso intorno al testicolo e all’epididimo) può richiedere un trattamento chirurgico. Infine, il testicolo può essere sede di tumori benigni o maligni, di una torsione, di una rottura dovuta a trauma, di un’infezione batterica o virale (in particolare tubercolosi, parotite, lebbra ecc.). Anche l’alcolismo cronico ha un effetto tossico diretto sul tessuto testicolare e sulle sue funzioni.