Gastrite
Infiammazione acuta o cronica della mucosa dello stomaco.
Gastriti acute Possono avere cause molto diverse: farmaci (soprattutto antinfiammatori), allergie, stress, agenti infettivi. Talvolta non si riesce a determinarne l’origine. I sintomi della malattia, che non si manifestano costantemente, sono in genere dolori gastrici (bruciori di stomaco) scatenati o esacerbati dall’assunzione di alimenti. Si può formulare una diagnosi mediante gastroscopia (esame diretto dell’esofago e dello stomaco) con biopsia. Il principale rischio di questa malattia è rappresentato dall’emorragia digestiva, di cui non è possibile prevedere l’entità.
Trattamento
Si basa su un regime alimentare poco irritante (senza spezie né alcol), e su farmaci che riducono l’acidità gastrica. Le gastriti acute guariscono nel giro di qualche giorno.
Gastriti croniche Le infiammazioni croniche della mucosa gastrica sono imputabili ad agenti irritanti, in particolare tabacco e alcol, all’assunzione di farmaci antinfiammatori o a fenomeni di autoimmunità (produzione, da parte dell’organismo, di anticorpi rivolti contro i suoi stessi organi), come la malattia di Biermer. Nella maggior parte dei casi sono dovute alla presenza del germe Helicobacter pylori, che favorisce l’insorgenza di ulcere gastroduodenali e cancro gastrico. La gastrite cronica può manifestarsi con dolori, ma è per lo più asintomatica. La diagnosi si basa sulla gastroscopia, abbinata a diverse biopsie. L’evoluzione della gastrite cronica è lunga e in genere porta all’atrofia della mucosa dello stomaco e alla riduzione della secrezione gastrica. Questo processo non ha conseguenze digestive significative. Sussiste un rischio, per quanto remoto, di evoluzione tumorale.
Trattamento
Consiste essenzialmente nell’alleviare i sintomi, se presenti (farmaci locali, eliminazione dell’alcol). Nei casi in cui si ha motivo di temere un’evoluzione tumorale è necessario procedere a controlli gastroscopici. Il trattamento della gastrite cronica nella malattia di Biermer consiste nel praticare iniezioni regolari di vitamina B12, il cui assorbimento risulta alterato e dà luogo a deficit.
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