Assistere un familiare
Protezione della cute
Cuscini antidecubito per sedia a rotelle
La posizione seduta è la più a rischio per la comparsa di decubiti, pertanto il sedile della carrozzella dovrebbe essere dotato di un cuscino, possibilmente a bolle d’aria, alto almeno 10 cm e gonfiato al punto giusto, per lo scarico della pressione sui glutei. Un ausilio largamente usato, ma che risulta essere molto dannoso per la sua innata tendenza a creare congestione venosa, è il cuscino con il foro centrale (ciambella) da posizionare sulla sedia a rotelle. Particolare importanza riveste l’allineamento posturale della colonna vertebrale: la schiena dovrebbe essere in asse, sempre perpendicolare al pavimento e il piano d’appoggio spetta alle due natiche e non a una sola.
Chi non riesce a cambiare la postura autonomamente dovrebbe essere aiutato a compiere piccoli spostamenti ogni 15 minuti e non superare le due ore nella stessa posizione. Alcune carrozzine (basculanti) sono dotate di una funzione speciale per inclinare schienale e sedile, questa posizione è particolarmente vantaggiosa per lo scarico della pressione a livello sacrale.
Le skin tears sono particolari ferite che colpiscono la cute del soggetto anziano, sono prodotte da insulti banali: rimozione di un cerotto, sfregamento della cute contro un piano rigido (sedia a rotelle) o durante i cambi di postura a letto. Si tratta di ferite che lacerano la pelle e formano un lembo che mantiene la cute attaccata, in alcuni casi invece si verifica la rimozione parziale o totale del lembo.
L’età è il primo fattore responsabile di questo disturbo che però può essere causato anche da alcune malattie, dall’uso cronico di cortisonici e dall’assunzione di farmaci quali aspirina e anticoagulanti.
Le parti più colpite sono le braccia, in particolare gli avambracci, e le gambe.
Gli arti inferiori, specialmente se gonfi possono esporre a rischio di cronicizzazione tali ferite, con evoluzione verso l’ulcera.
Secondo il sistema di classificazione elaborato da Regina Payne e Marie Martin, le ferite a lembo si possono suddividere in tre grandi gruppi in base al grado di perdita di tessuto.
Un’ulteriore variabile riguarda il grado di profondità della ferita. Si definisce lesione a spessore parziale la ferita caratterizzata dallo scollamento della pelle dalla parte superficiale rispetto al derma, mentre è definita ferita a spessore totale quella in cui si verifica il distacco dell’epidermide e del derma dai tessuti sottostanti.
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