Megauretere
Dilatazione congenita, più o meno estesa, del diametro di un segmento dell’uretere. Il megauretere dipende da un deficit della muscolatura ureterale, la cui causa è sconosciuta.
Sintomi e segni
In alcuni casi il megauretere non dà luogo ad alcun sintomo. In genere però si manifesta con dolori renali, eventualmente associati a infezione e febbre (si parla allora di pielonefrite). Il megauretere è chiamato refluente quando favorisce un ritorno di urina dalla vescica verso l’uretere, durante la minzione o indipendentemente da essa. Allo stadio avanzato, può provocare danni a uno o a entrambi i reni, determinando così un’insufficienza renale.
Diagnosi e trattamento
L’ecografia, l’urografia endovenosa e la cistografia retrograda permettono di visualizzare la dilatazione. Se non ha dimensioni eccessive e non dà sintomi, il megauretere non necessita di alcun trattamento, ma soltanto di controlli periodici. In caso contrario, il trattamento è chirurgico: si rimodella l’uretere a livello della dilatazione, allo scopo di ridurne il diametro, poi si reimpianta la sua estremità in una zona sana della vescica, facendogli percorrere un tragitto sufficientemente inclinato perché non si verifichino reflussi ascendenti di urina. Il ricovero dura una decina di giorni. La principale complicanza dell’intervento è il restringimento del canale ureterale rimodellato, dovuto in genere a fibrosi cicatriziale (formazione patologica di tessuto fibroso). Dopo l’intervento, il soggetto operato deve sottoporsi per molti anni a regolari controlli ecografici e batteriologici (esame citobatteriologico delle urine).
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