LARINGITI -Laringiti croniche dell’adulto
L’età in cui si verificano con maggiore frequenza queste forme patologiche è quella compresa tra i 45 e i 65 anni, il sesso più colpito quello maschile. Il fumo è il fattore causale più importante (prevalenza del 90%), ma la sua azione deleteria viene amplificata dall’abitudine di bere alcolici. Il reflusso gastroesofageo può essere responsabile di laringiti croniche persistenti, con interessamento della porzione posteriore della laringe (laringite cronica posteriore), e in caso di infezione da papillomavirus umano possono comparire displasie laringee. Le lesioni laringee possono avere aspetti istologici vari, e alcuni possono evolvere verso la trasformazione maligna.
Diagnosi La disfonia è il sintomo cardine, con voce aspra e rauca: la sua persistenza in soggetti con fattori di rischio, per un periodo superiore alle due settimane, impone di consultare il medico per concordare l’esecuzione di una visita specialistica otorinolaringoiatrica con laringoscopia indiretta, eventualmente condotta con apparecchi a fibre ottiche. La laringoscopia diretta in sospensione è l’esame fondamentale nella diagnosi, e viene eseguito in anestesia generale con l’ausilio del microscopio operatorio: durante questo esame si può effettuare, oltre ad altri esami istologici, anche una biopsia dei tessuti alterati della mucosa laringea: solo un prelievo della lesione evidenziata permette infatti di precisarne la gravità istologica.
Terapia Il trattamento viene condotto con una duplice finalità: preventiva e curativa. Come primo accorgimento è necessaria la sospensione dei fattori irritanti: dopo un’astensione dal fumo di 10-15 anni, per esempio, il rischio che un (ex-)fumatore sviluppi un cancro laringeo diventa identico a quello di un non fumatore. La sorveglianza clinica va quindi mantenuta per molti anni anche dopo la sospensione dal fumo. Un fumatore dovrebbe sottoporsi a una laringoscopia con fibre ottiche almeno 2 volte all’anno. Importanti a scopo preventivo risultano anche la terapia antireflusso, se il medico ne evidenzia la necessità, e la rieducazione mediante logopedia. La vitamina A possiede proprietà preventive sui fenomeni di cancerizzazione, ma non dispensa comunque dalle visite periodiche e dal ricorso a un’eventuale biopsia. Per quanto riguarda i trattamenti curativi, si può ricorrere alla microchirurgia laringea, procedura che si prefigge un duplice scopo: praticare l’asportazione completa delle lesioni mucose visibili all’esame laringoscopico e permettere ulteriori esami istologici, in modo da stabilire una diagnosi completa delle lesioni asportate.
In generale, è importante sottoporre a sorveglianza clinica i soggetti a rischio per abitudini voluttuarie come fumo e alcol, o per la presenza di sintomi quali la disfonia, in quanto tali fattori potrebbero provocare un’evoluzione maligna di eventuali lesioni displastiche.
La frequenza delle visite dipende dalla persistenza o meno del tabagismo, dall’aspetto delle lesioni e dal risultato dell’esame istologico effettuato sulle biopsie (sorveglianza trimestrale in caso di displasia lieve, mensile se moderata o grave).
Cerca in Medicina A-Z