Microchirurgia
Chirurgia in cui viene utilizzato un microscopio binoculare, che permette di ingrandire la visione del campo operatorio anche di 40 volte.
Indicazioni
La microchirurgia consente di effettuare interventi impossibili con la chirurgia classica, per misure nell’ordine di decimi di millimetro o anche più ridotte. Possiede un campo di applicazione molto vasto.
In neurochirurgia permette di riparare un nervo, per sutura o innesto, e di eseguire delicati interventi di neurolisi (liberazione di nervi compressi da un tessuto fibroso, come nella sindrome del tunnel carpale); è inoltre utilizzata per curare malformazioni vascolari intracraniche, sciatalgie e malformazioni vascolari del midollo spinale. In ginecologia è utilizzata nel trattamento della sterilità (chirurgia delle tube e dell’ovaio). In oftalmologia ha avuto un considerevole sviluppo con gli interventi sul cristallino (per cataratta) e sulla retina. In otorinolaringoiatria è utilizzata soprattutto nell’orecchio medio, per ricostruire la catena ossiculare o per asportare tumori preservando i nervi. In traumatologia permette il reimpianto di arti o di dita sezionati.
Tecniche
Variano a seconda del tipo di operazione, ma si basano sempre sull’utilizzo di microscopi, spesso binoculari, e di materiali speciali (strumenti minuscoli, fili sottilissimi per le suture). Durante l’intervento, il chirurgo non guarda le proprie mani, ma esamina il campo operatorio attraverso un sistema ottico di ingrandimento, oppure su uno schermo.
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