Imaging -Quando ricorrere a una TAC
In campo neurologico, la TAC è l’esame di prima scelta per pazienti che presentino segni clinici di ictus ischemico o emorragico e nella diagnostica dei traumi cranici (ematomi e fratture ossee). Altre patologie neurologiche possono essere diagnosticate mediante la somministrazione al paziente, per iniezione endovenosa, di un apposito mezzo di contrasto, che permette di studiare la diversa modalità di captazione e fissazione a seconda del tipo di tessuto.
L’esame TAC è insostituibile nella valutazione delle ossa del viso (massiccio facciale) dopo eventi traumatici o per lo studio dei seni paranasali e la valutazione delle ossa alveolari (mascelle e mandibole) prima di interventi di implantologia dentaria. Nella diagnostica della colonna vertebrale, invece, la TAC permette una dettagliata analisi della struttura ossea delle vertebre unitamente alla valutazione dei dischi intervertebrali.
L’approfondimento di patologie ossee è da sempre uno dei campi di applicazione della TAC, così come lo studio del mediastino e del torace; la TAC, con l’impiego del mezzo di contrasto, rimane infine l’indagine più dirimente e approfondita per la diagnosi di molte patologie addominali.
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