Imaging -Cosa sono i raggi X
I raggi X (chiamati così proprio perchè sconosciuti e incomprensibili al momento della loro scoperta) sono radiazioni elettromagnetiche a bassa lunghezza d’onda (0,3-0,1 A°) che si producono per bombardamento di un metallo pesante (in genere tungsteno) da parte di un fascio di elettroni accelerati nel vuoto; a seconda dei fattori elettrici applicati al tubo (intensità e durata della corrente, differenza di potenziale) variano le caratteristiche fisiche dei raggi, l’esposizione e il tipo di immagine ottenuta. I raggi X interagiscono con la materia secondo due modalità principali molto diverse fra loro, l’effetto fotoelettrico (per raggi a bassa energia) e l’effetto Compton (per raggi ad alta energia), che determinano anche una notevole diversità delle immagini radiografiche ottenute.
Nell’interazione con la materia, e in particolare con il corpo umano, il fascio di raggi X che ha attraversato la parte da esaminare ne risulta modificato, con intensità più o meno ridotta a seconda della diversa opacità delle strutture che ha incontrato nel suo cammino; questo fascio di raggi X “modulato” che emerge dal corpo contiene già l’informazione energetica essenziale per la diagnosi finale, ma è inutile ai fini diagnostici pratici se non viene rivelato, cioè convertito in un’immagine visibile.
Per la rilevazione dell’immagine radiografica sono state ideate diverse metodiche, e in effetti questo è uno dei campi della diagnostica in cui maggiore è stata l’evoluzione nel corso degli anni; inoltre è stato possibile formare immagini sia “vive”, visibili cioè in tempo reale (radioscopia), sia registrate su un supporto stabile che si conserva nel tempo (pellicola radiografica o, in tempi più recenti, CD-ROM per le immagini digitali).
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