Imaging -Dalla TAC all’endoscopia virtuale
Per la TAC si impiegano oggi apparecchi di ingombro relativamente limitato, tali da consentire un facile accesso al paziente e al campo di esame; essi permettono inoltre di effettuare procedure interventistiche sul paziente già posizionato sopra il lettino dell’apparecchio radiologico (per esempio, introduzione di cateteri e di drenaggi, ma soprattutto esecuzione di biopsie TAC-guidate).
Le macchine di ultima generazione, chiamate TAC multidetettore ma conosciute anche come TAC multislice (o multisezione), hanno reso la TAC una vera modalità di acquisizione volumetrica, velocissima, dalla quale ottenere persino immagini tridimensionali. Queste nuove possibilità tecniche hanno portato allo sviluppo di protocolli per lo studio del cuore e dei distretti vascolari (TAC-coronarografia e angio-TAC degli altri distretti arteriosi) e alla TAC-endoscopia, o endoscopia virtuale, che costituisce oggi una delle applicazioni più avanzate della realtà virtuale alla medicina e alla diagnostica per immagini: grazie all’endoscopia è possibile ottenere, mediante una TAC, immagini dell’interno degli organi cavi e in particolare del colon, quasi come in una colonscopia.
Un’ulteriore possibilità di applicazione della TAC, in tempi più recenti, si è aperta nel campo della diagnosi precoce di carcinoma polmonare e cancro del colon: qui si sta cercando di sfruttare la rapidità di esecuzione e l’elevata sensibilità di questo esame. Rimane aperta la problematica inerente la dose di radiazioni X somministrate al paziente, un aspetto che non ha ricevuto sufficiente attenzione negli anni passati, ma che negli anni a venire dovrà diventare prioritario.
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