Algodistrofia
Sindrome dolorosa di una mano, un piede o un intero arto, che comporta problemi vasomotori e trofici e pronunciata demineralizzazione ossea.
L’algodistrofia sembra derivare da un disturbo del funzionamento dei nervi simpatici. Insorge come conseguenza di un trauma (frattura, distorsione), di un intervento chirurgico o senza una causa apparente. Colpisce più spesso gli arti inferiori, ma può interessare anche quelli superiori (per esempio nella sindrome spalla-mano dopo un infarto del miocardio).
Sintomi e diagnosi
Si presenta con un’impotenza dolorosa progressiva della mano, del piede o dell’intero arto. Dapprima si osserva un rigonfiamento dei tessuti molli accompagnato da aumento di calore locale, cui fanno seguito il raffreddamento della zona e la retrazione dei tessuti, che causano la rigidità dell’articolazione. La radiografia mostra una demineralizzazione più o meno estesa. La diagnosi clinica si basa sugli specifici dolori e disturbi trofici. La demineralizzazione può essere rilevata tempestivamente mediante una scintigrafia ossea e altre tecniche di imaging (risonanza magnetica, TC).
Trattamento e prognosi
Il trattamento prevede in primo luogo il riposo del segmento di arto colpito: l’uso di un bastone o di una stampella è il metodo più sicuro per evitare il dolore dovuto a un’algodistrofia del piede o del ginocchio.
Di solito i sintomi cessano spontaneamente nell’arco di 6-18 mesi ma, per favorire e accelerare la guarigione, sono utili calcitonina, vasodilatatori e anestesie locoregionali per blocco nervoso simpatico. Un intervento di rieducazione può scongiurare il pericolo di anchilosi.
L’algodistrofia può comportare conseguenze permanenti quali una certa rigidità e, se interessa la mano, una retrazione definitiva delle dita.
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