Liquido incolore, inodore e insapore presente nella composizione della maggior parte degli organismi viventi. La molecola dell’acqua (H2O) è composta da due atomi di idrogeno legati a un atomo di ossigeno. L’acqua bolle alla temperatura di 100 °C e si solidifica a 0 °C, alla pressione di 1 atmosfera (atm), o 101 chilopascal (kPa). È presente ovunque in natura e nell’atmosfera si trova sotto forma di vapore.
L’acqua è detta potabile quando è conforme a determinati criteri stabiliti in ambito legislativo: deve essere piacevole da bere a livello di gusto, colore e odore e, come regola inderogabile, non deve essere nociva per la salute. L’acqua potabile non deve contenere microrganismi patogeni né sostanze tossiche (rame, piombo, cianuro, arsenico, composti fenolici ecc.); la concentrazione di alcune sostanze chimiche (sali minerali, ammoniaca, nitriti, nitrati, cloruri, materie organiche) deve essere limitata.
L’acqua è il principale solvente organico. Il corpo umano è costituito mediamente dal 60% di acqua, variamente ripartita. L’acqua extracellulare, che costituisce il 40% di quella totale dell’organismo, corrisponde al plasma, alla linfa, al liquor cerebrospinale e ai liquidi interstiziali in cui sono immerse le cellule. L’acqua intracellulare, ovvero quella inclusa nelle cellule, costituisce il restante 60% dell’acqua totale dell’organismo. L’acqua circola da un settore all’altro, in funzione della concentrazione esistente da una parte e dall’altra della membrana cellulare. Essa consente il trasporto delle diverse sostanze che contiene in soluzione e permette le reazioni chimiche tra queste. L’organismo umano perde in media 2,5 l di acqua al giorno, principalmente con le urine. Tale perdita è regolata dai reni (per azione dell’ormone antidiuretico), dal tubo digerente, dai polmoni (respirazione) e dalla pelle (traspirazione). La perdita fisiologica deve essere compensata da un apporto complementare tramite acqua come bevanda, acqua contenuta negli alimenti e acqua metabolica, proveniente dal metabolismo dei nutrienti. Il metabolismo dell’acqua è regolato dall’organismo; il primo segnale che indica una sua carenza è la sete.
In alcune condizioni patologiche, il livello di acqua dell’organismo può variare: in caso di disidratazione, per esempio, la sua quantità è insufficiente, mentre nel caso di secrezione eccessiva dell’ormone antidiuretico, l’organismo tende alla ritenzione idrica, con il rischio di provocare la formazione di un edema, in genere cerebrale, che può determinare disturbi della coscienza e portare al coma.