Primo Soccorso

Problemi genito-urinari
Esami da effettuare in condizioni di emergenza
Dato che la malattia grave più spesso responsabile di dolore toracico negli adulti è l’ischemia miocardica, il primo esame strumentale eseguito in Pronto soccorso nei pazienti con dolore toracico o epigastrico è l’elettrocardiogramma (ECG). Se l’ECG dà esiti incerti o se risulta nomale ma rimane un forte sospetto clinico di ischemia miocardica, si esegue un prelievo di sangue per dosare gli enzimi cardiaci (sostanze contenute specificamente nel tessuto miocardico la cui concentrazione ematica aumenta in caso di sofferenza o lesione delle cellule cardiache). Va però ricordato che i livelli ematici degli enzimi cardiaci non superano i valori normali nel momento stesso in cui il paziente inizia ad avvertire il dolore ischemico, ma più tardi, perché impiegano del tempo per fuoriuscire dalle cellule sofferenti. Può quindi capitare che, dopo un primo prelievo di sangue dall’esito negativo, il medico ne prescriva un secondo a distanza di 3-4 ore e addirittura un terzo dopo 6-9 ore. Se tutte queste indagini risultano negative, o se esiste il sospetto di una malattia toracica non cardiaca, il secondo esame strumentale eseguito in Pronto soccorso è la radiografia standard del torace, con cui è facile evidenziare pleuriti, polmoniti e pneumotorace. In caso di normalità del radiogramma, se il paziente ha un dolore atroce o presenta manifestazioni di instabilità circolatoria (respiro affannoso, cute pallida e sudata, cianosi, cute marezzata, confusione mentale...) è necessario escludere una lesione dell’aorta (dissezione, aneurisma) o un’embolia polmonare eseguendo una TAC del torace ed eventualmente un ecocardiogramma o una scintigrafia polmonare. Se invece il paziente è stabile e il dolore è sopportabile, si può tentare di somministrare una terapia antidolorifica o contro l’acidità gastrica, proseguendo l’osservazione clinica per alcune ore per valutare l’evoluzione nel tempo.
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