Liquido fisiologico secreto nel cavo orale dalle ghiandole salivari (parotidi, sottomascellari, sublinguali).
Composizione e funzione
La saliva contiene acqua, elettroliti (sodio, cloro, potassio) e muco, oltre a un enzima digestivo, la ptialina, responsabile della trasformazione dell’amido in maltosio.
La sua principale funzione è di mantenere umide le mucose della bocca (lingua, parte interna delle guance, faringe), facilitando così fonazione, masticazione e deglutizione. È inoltre dotata di proprietà antisettiche. Il volume (0,7-1 l al giorno) e la concentrazione della secrezione sono regolati dall’attività dei nervi simpatici e parasimpatici.
Emessa in continuazione, la saliva viene deglutita 1-3 volte al minuto lontano dai pasti, mentre durante l’assunzione di cibo la sua quantità aumenta.
Esami
Molte sostanze naturali (ormoni), farmaci (per esempio stupefacenti) o prodotti tossici (piombo, mercurio) vengono eliminati con la saliva, ed è quindi possibile dosarli analizzando questo liquido fisiologico.
Patologie
La diminuzione del flusso salivare, che protegge la mucosa esofagea, dà luogo a una sensazione di “bocca secca”, imputabile a emozioni, all’assunzione di determinati farmaci (atropina) o a certe malattie (sindrome di Sjögren). A questo inconveniente si pone rimedio nebulizzando liquidi di sostituzione. Una produzione sovrabbondante di saliva, o iperscialorrea, può essere legata in particolare a una patologia dentaria (carie, gengivite, ulcera orale) o a una malattia neurologica (morbo di Parkinson, rabbia).