Regione articolare situata alla giunzione della coscia e della gamba.
L’articolazione del ginocchio unisce il femore alla tibia e alla rotula. È composta anteriormente dall’apparato estensore, formato dal muscolo quadricipite, che si inserisce sulla rotula, e dal tendine rotuleo, che si estende dalla punta della rotula all’estremità superiore della tibia (la rotula può quindi essere considerata come un tipo particolare di osso sesamoide); posteriormente, comprende la regione poplitea. L’estremità inferiore del femore presenta, nella parte anteriore, la troclea, superficie articolare a forma di puleggia, articolata con la rotula, e, in basso e dietro, i condili, superfici articolari arrotondate, articolate con l’estremità superiore della tibia. Il perfetto adattamento della superficie articolare del femore con quella della tibia è garantito dall’esistenza di due formazioni fibrocartilaginee, i menischi. Legamenti molto forti garantiscono una perfetta stabilità a questa articolazione. Oltre alle formazioni legamentose laterali, esistono due legamenti nello spazio compreso tra i due condili, chiamati legamenti crociati anteriore e posteriore, che si oppongono ai movimenti di torsione del ginocchio.
Patologie
La distorsione del ginocchio è una lesione dei legamenti la cui entità va dal semplice stiramento (forma benigna) alla rottura completa (forma grave). Spesso è dovuta a un movimento di torsione forzata del piede, che si produce mentre si praticano determinati sport, come il calcio e lo sci. Le distorsioni benigne si traducono in dolore e gonfiore dell’articolazione. L’applicazione di un semplice bendaggio o di un gesso, da portare per 3 settimane, permette di calmare il dolore.
Distorsioni gravi Sono caratterizzate da un dolore vivo e da emartrosi (sanguinamento nella cavità articolare). Quando è in posizione eretta il paziente ha l’impressione che il ginocchio sia sul punto di piegarsi.
Rottura completa di un legamento La rottura di un legamento laterale richiede un’immobilizzazione con gesso della durata di 6 settimane. La rottura di un legamento crociato anteriore non richiede l’immobilizzazione con gesso, a meno che non venga riparata chirurgicamente, mediante sutura o trasposizione dei legamenti (con l’ausilio di un frammento di tendine prelevato dai muscoli vicini o dal tendine rotuleo). Questa riparazione, dolorosa e impegnativa per il paziente, va proposta solo a chi pratica sport ad alto livello. Infatti, una semplice rieducazione, che comunque va presa in considerazione indipendentemente dal tipo di trattamento intrapreso, dà quasi sempre un eccellente risultato e permette di riprendere la maggior parte delle attività sportive.
Lesione dei menischi Frequente in chi pratica sport ad alto livello, consiste generalmente nella lacerazione, e talvolta nella rottura completa, di questa parte dell’articolazione. Il trattamento, chirurgico, consiste nel praticare una sutura o, più spesso, l’ablazione totale del menisco, mediante apertura chirurgica dell’articolazione o artroscopia. Dopo l’intervento, si raccomanda al soggetto di riprendere a camminare il prima possibile. La rieducazione è facoltativa.
Lussazione del ginocchio È costituita dalla perdita di contatto tra le superfici articolari del femore e della tibia. Possono verificarsi lesioni dell’arteria poplitea e del nervo sciatico, che passano posteriormente, nella regione poplitea. La lussazione del ginocchio richiede la riparazione chirurgica. Oltre a quelle descritte, si osservano inoltre altre patologie a carico del ginocchio: infettandosi per azione di un germe, per esempio, esso può contrarre un’artrite settica, oppure essere sede di una malattia infiammatoria a carico della sinovia (membrana che ricopre l’interno della capsula articolare), come la poliartrite reumatoide, o di una patologia degenerativa che colpisce le cartilagini per usura progressiva, come l’artrosi.
I tumori possono svilupparsi a partire dalla sinovia, dalle ossa o dalle parti molli circostanti. Infine, l’idrartrosi del ginocchio è dovuta per lo più a un trauma, ad artrosi o a poliatrite reumatoide.