Cerebrospinale, liquor

Liquido che circonda tutto il sistema nervoso centrale, e riempie le cavità ventricolari dell’encefalo. Il liquor (o liquido) cerebrospinale, incolore e limpido, ha un volume complessivo pari a circa 150 ml ed è ripartito in due compartimenti comunicanti tramite piccoli orifizi: il primo, interno, è contenuto nei quattro ventricoli cerebrali, cavità situate all’interno dell’encefalo, e […]



Liquido che circonda tutto il sistema nervoso centrale, e riempie le cavità ventricolari dell’encefalo. Il liquor (o liquido) cerebrospinale, incolore e limpido, ha un volume complessivo pari a circa 150 ml ed è ripartito in due compartimenti comunicanti tramite piccoli orifizi: il primo, interno, è contenuto nei quattro ventricoli cerebrali, cavità situate all’interno dell’encefalo, e nel sottilissimo canale dell’ependima, al centro del midollo spinale; il secondo, esterno, è contenuto nello spessore delle meningi.

Il liquor è secreto continuamente da alcune cellule specializzate dell’encefalo. Scende nei ventricoli per poi proseguire, in minima quantità, nel midollo, mentre la maggior parte attraversa il compartimento meningeo esterno passando da due orifizi, i forami di Magendie e di Luschka.

È possibile prelevare liquor cerebrospinale a fini diagnostici, per analizzarne la composizione chimica e ricercare cellule o batteri responsabili di affezioni neurologiche. La tecnica abitualmente praticata è la puntura lombare.


Patologie

Il blocco dello scorrimento o del riassorbimento del liquor cerebrospinale, riconducibile a un tumore, un’infezione o una malformazione, può provocare a monte dell’ostacolo un idrocefalo (dilatazione delle cavità ventricolari), talvolta associato a ipertensione intracranica (aumento della pressione del liquido).

Inoltre, una frattura della base del cranio può causare una breccia meningea da cui il liquor fuoriesce, per poi riversarsi nell’orecchio o nella cavità nasale. Un simile quadro espone il soggetto al rischio di gravi infezioni, meningee o cerebromeningee.