Esame dell’Urina -Esame microscopico
L’esame microscopico del sedimento urinario è un fondamentale strumento diagnostico. Possono emergere elementi molto interessanti.
Globuli rossi La valutazione del loro aspetto è importante perché può orientare verso un sanguinamento delle vie escretrici (pelvi, uretere), della vescica o dell’uretra (causato da calcoli o tumori) qualora la morfologia sia conservata e omogenea, oppure suggerire un’origine renale (per esempio da glomerulonefrite) qualora i globuli rossi si presentino mal conservati, frammentati e diversi gli uni dagli altri. In questo secondo caso l’eventuale coesistenza di proteinuria (che è opportuno ricercare) consente di certificare l’origine glomerulare della microematuria e quindi di diagnosticare la presenza di una nefropatia.
Globuli bianchi La presenza di granulociti neutrofili indirizza in prima istanza verso un’infezione delle vie urinarie (che è opportuno confermare con un’urocoltura), ma può anche essere l’espressione di una glomerulonefrite, soprattutto se associata alla presenza di globuli rossi mal conservati. Qualora i globuli bianchi siano invece degli eosinofili occorre sospettare una nefrite interstiziale o alcune forme particolari di cistite.
Cilindri Si tratta di formazioni costituite da proteine che originano in parte dai glomeruli renali e in parte dai tubuli, che precipitando nel lume di questi ultimi (soprattutto in presenza di urine concentrate e acide), ne assumono la forma. In base alla composizione i cilindri vengono distinti in ialini, granulosi, ematici, epiteliali, cerei.
- I cilindri ialini (cioè “trasparenti”) si possono reperire in quasi tutte le nefropatie ma anche in soggetti sani dopo sforzi fisici intensi, disidratazione, febbre elevata. In malattie vascolari come lo scompenso cardiaco e l’ipertensione arteriosa essenziale possono essere espressione di un danno renale iniziale (in questo contesto è utile richiedere la determinazione della microalbuminuria o della proteinuria delle 24 ore).
- I cilindri granulosi comprendono granuli derivati da detriti cellulari e si possono reperire in diverse malattie.
- I cilindri ematici sono causati da globuli rossi di origine glomerulare e sono frequenti nelle glomerulonefriti in fase attiva.
- I cilindri epiteliali sono formati da cellule di rivestimento dei tubuli renali e sono anch’essi espressione di malattie renali acute.
- I cilindri “cerei” rappresentano l’esito della trasformazione finale di ogni tipo di cilindro e indicano la presenza di una malattia renale cronica in fase avanzata.
Cristalli La presenza di cristalli nel sedimento urinario, soprattutto se rilevata in urine “fresche”, subito dopo la loro emissione, rappresenta una condizione di rischio per lo sviluppo di una calcolosi. I cristalli possono essere costituiti da acido urico, ossalato di calcio, fosfato di calcio e (raramente) cistina. I cristalli fosfoammoniomagnesiaci, la cui formazione è favorita da urine alcaline, sono spesso associati a infezioni delle vie urinarie.
Ciascun tipo ha una sua struttura peculiare che lo rende riconoscibile al microscopio (per esempio è esagonale nel caso dei cristalli di cistina), il che consente di dedurne la composizione.
Batteri, miceti La presenza di questi elementi deve indurre a richiedere un’urocoltura, ricordando peraltro che se la raccolta dell’urina non è stata eseguita in modo sterile possono ritrovarsi batteri che però non sono indicativi di infezione urinaria bensì solo di contaminazione esterna; così pure, se l’esame del sedimento avviene molte ore dopo l’emissione delle urine, i batteri possono essere presenti non in quanto agenti infettivi delle vie urinarie ma per proliferazione di batteri (anche poco numerosi e quindi non patologici) presenti nel campione.
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