Periarterite nodosa
Infiammazione della parete delle arterie di medio e piccolo calibro, che compromette l’irrorazione dei tessuti e comporta una malattia generale che di solito è grave. La periarterite nodosa interessa numerose arterie, tra cui quelle che portano il sangue a cuore, reni, intestino, sistema nervoso, muscoli. L’evoluzione della patologia può ledere gli organi stessi.
Cause
Le cause della periarterite nodosa, compresa tra le malattie sistemiche, sono tuttora incerte. In casi rari è scatenata da un’infezione da virus dell’epatite B. Il meccanismo delle lesioni è una reazione autoimmune nel corso della quale l’organismo attacca le pareti arteriose. La malattia può comparire a qualsiasi età, ma colpisce per lo più gli adulti di sesso maschile.
Sintomi e segni
La periarterite nodosa si manifesta solitamente con segni generali: febbre, calo ponderale, dolori articolari e muscolari. In seguito, le manifestazioni cliniche dipendono dalla localizzazione delle lesioni vascolari: cutanee (porpora, orticaria, noduli sottocutanei), renali (glomerulonefrite con insufficienza renale, ipertensione arteriosa severa), neurologiche (multinevrite, interessamento del sistema nervoso centrale con convulsioni, emorragie meningee e così via), cardiovascolari (interessamento delle coronarie con rischio di infarto del miocardio, vasculite distale con fenomeno di Raynaud, talvolta cancrena delle dita), digestive (dolori addominali, diarrea frequente, emorragie digestive).
Diagnosi ed evoluzione
La diagnosi si basa sull’esame dei vasi mediante biopsia cutanea, muscolare o renale e sull’arteriografia mesenterica o renale, che mostra stenosi e microaneurismi vascolari. La biopsia renale, praticata in anestesia locale, richiede un ricovero di 48 ore. L’evoluzione della malattia avviene per accessi successivi; in assenza di trattamento la prognosi è grave.
Trattamento
Si basa su corticosteroidi e immunosoppressori e sulla plasmaferesi (trasfusione di plasma). Nella maggior parte dei casi, il trattamento può arrestare l’evoluzione della malattia, ma al prezzo di diverse complicanze legate ai metodi terapeutici (alterazioni cutanee, osteoporosi, infezioni). Quando è legata a un’infezione da virus dell’epatite B, è possibile associare un trattamento antivirale (interferone).
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