Plasmaferesi
Tecnica trasfusionale che consente di prelevare plasma da un donatore di sangue o da un paziente.
Nel donatore di sangue la plasmaferesi consiste nel prelevare sangue mediante una macchina che separa il plasma dal sangue, il quale viene nuovamente iniettato nel donatore. Il plasma è quindi impiegato per il trattamento di malattie, sia allo stato naturale sia purificato, ovvero elaborato per estrarne albumina o fattori della coagulazione. L’operazione ha una durata di circa un’ora.
Nel paziente la plasmaferesi dà luogo a uno scambio plasmatico che consente di ridurre la concentrazione nel sangue di elementi tossici (proteine, lipidi, anticorpi e complessi immunocircolanti). Questa tecnica è impiegata nel trattamento di alcune malattie neurologiche (miastenia), in caso di iperviscosità sanguigna o di malattie autoimmuni (lupus eritematoso sistemico) e nell’ipercolesterolemia familiare. L’operazione, che dura circa 2 ore, consiste nel prelevare sangue dal paziente e restituirgli i suoi globuli rossi in un prodotto di sostituzione di origine umana (plasma di un donatore o albumina ricavata da plasma purificato) o artificiale. In genere richiede diverse sedute; durante il prelievo del prodotto tossico, si procede a un trattamento volto a impedire che la sostanza nociva si riformi.
Cerca in Medicina A-Z