Oppioidi -Controindicazioni
A prescindere dagli effetti collaterali, vi sono soggetti che è bene non assumano oppioidi. Le controindicazioni possono essere assolute, e quindi far ritenere sempre dannosa la somministrazione, oppure relative, ovvero tali da rendere possibile la somministrazione di oppioidi sotto assoluta e stretta sorveglianza medica. Una controindicazione assoluta è per esempio l’ipersensibilità verso i farmaci oppioidi, e in questo senso è bene iniziare la somministrazione dei farmaci a basse dosi, in modo da saggiare la sensibilità individuale. Eccetto l’utilizzo durante le cure palliative nelle fasi terminali della vita, gli oppioidi sono controindicati anche in presenza di depressione respiratoria, occlusione intestinale, asma bronchiale e broncopatia cronica. Non sono consigliati in gravidanza e durante l’allattamento, nei soggetti che assumono farmaci antidepressivi con un meccanismo d’azione che inibisce le monoaminossidasi e nei soggetti alcolisti. Per quanto riguarda invece le controindicazioni relative, queste sono rappresentate dalla presenza di malattie del fegato e del ritmo cardiaco, di traumi cranici o di stati in cui si sospetta un addome chirurgico (cioè in cui la diagnosi non è ancora nota e può comportare l’intervento chirurgico d’urgenza).
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