Listeriosi
Malattia infettiva il cui agente causale è un bacillo Gram-positivo, la Listeria monocytogenes, responsabile di aborti e infezioni neuromeningee. La listeriosi è frequente negli animali (bovini, suini, volatili) e molto più rara nell’uomo, che in genere viene contagiato per via digestiva consumando alimenti contenenti il bacillo (latte crudo, formaggi prodotti con latte crudo, carne cruda o poco cotta, vegetali crudi, salumi). Le donne possono trasmettere il bacillo al bambino durante la gravidanza, attraverso la placenta, o al momento del parto.
Sintomi e segni
Nell’adulto la listeriosi si manifesta con febbre e dolori generalizzati. Può assumere anche una forma più grave, in particolare in soggetti dalle difese immunitarie indebolite, e provocare meningite, meningoencefalite (listeriosi neuromeningea) o setticemia. I neonati colpiti dalla malattia soffrono di una grave setticemia associata a meningite, lesione epatica o polmonite. La contaminazione del feto da parte della madre nel secondo o terzo trimestre di gravidanza può causare un parto prematuro, la morte del feto in utero o sofferenza fetale.
Diagnosi
Si basa sull’identificazione del bacillo nel sangue, nel liquor cerebrospinale, nel pus o nei lochi prelevati dalla vagina in caso di aborto. Dopo il parto l’esame della placenta, che rivela piccoli ascessi giallastri, costituisce un elemento importante per la diagnosi; i prelievi vengono sottoposti a coltura.
Trattamento e prevenzione
La listeriosi viene trattata con somministrazione di antibiotici, tra cui la penicillina, per 3 settimane. Alcune precauzioni alimentari, imperative in caso di gravidanza, permettono di evitare l’infezione: occorre bandire i legumi crudi o poco cotti, preferire i salumi preconfezionati a quelli venduti al taglio, ricuocere i cibi conservati in frigo, non consumare la crosta dei formaggi a pasta molle, bollire il latte prima dell’utilizzo. Si consiglia inoltre di lavare le mani e gli utensili da cucina dopo aver manipolato cibi crudi, e di pulire e disinfettare regolarmente il frigorifero (2 volte al mese), assicurandosi che funzioni correttamente. Qualora in una donna in gravidanza insorga una febbre non accompagnata da altri sintomi, si consiglia di tenere il fenomeno sotto controllo, effettuando prelievi sistematici.
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