Leucoplachia
Placca o macchia bianca comparsa sulla mucosa orale o genitale.
Leucoplachia della laringe Forma di leucoplachia che coinvolge la parete della laringe. Frequentemente è una forma cronica di laringite iperplastica. Le corde vocali sono la sede più spesso interessata, ma possono essere colpite tutte le aree normalmente rivestite da epitelio respiratorio come, per esempio, i recessi vestibolari.
Leucoplachia orale È una placca bianca che si sviluppa sulle mucose della bocca, soprattutto sulle commessure labiali e all’interno delle guance, più raramente su lingua, palato e gengive. La sua origine va ricercata nell’intossicazione da tabacco. Talvolta le lesioni sono contaminate da lieviti del genere Candida albicans. Soltanto un’evoluzione senza trattamento antimicotico può rivelare se la patologia è imputabile a funghi (in caso di scomparsa completa delle lesioni in seguito a trattamento) o se si è stabilita su una lesione preesistente.
Il trattamento si basa sull’eliminazione dei fattori scatenanti (tabacco). In caso di superinfezione da Candida albicans, si prescrivono sciacqui orali alcalini a base di bicarbonato di sodio e antimicotici locali. Le lesioni residue possono essere distrutte anche con un intervento chirurgico o laser all’anidride carbonica (è necessaria un’unica seduta), per evitarne l’evoluzione neoplastica.
Leucoplachia vulvare Placca bianca che compare sulla vulva. Può trattarsi di lichen scleroso (placche bianche, atrofiche e caseose), di displasia iperplastica (lesioni in rilievo) o di distrofia mista (associazione di zone atrofiche e ipertrofiche). L’espressione, oggi in disuso, designava lesioni di origine non sempre chiara (infezione da papillomavirus, reazione della mucosa a diversi agenti e così via).
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