TerapiaIperbarica -Intossicazione da monossido di carbonio
Il monossido di carbonio (CO) è un gas incolore e inodore, che deriva dalla combustione incompleta di materia organica. È presente nel fumo comunque prodotto: gas di scappamento delle autovetture, combustione di legno, carbone, kerosene (per esempio stufe e bracieri usati per riscaldamento domestico). Il monossido di carbonio viene rapidamente assorbito attraverso i polmoni e diffonde nel sangue, dove si lega all’emoglobina (Hb) con un’affinità 200 volte superiore a quella dell’ossigeno e provoca una riduzione del contenuto di ossigeno delle cellule (ipossia cellulare): il legame del CO con l’emoglobina, con conseguente formazione di carbossiemoglobina (HbCO), riduce infatti il trasporto di ossigeno nel sangue, fenomeno che a sua volta produce un’alterazione funzionale del sistema citocromo-ossidasi (inibizione dell’utilizzo di ossigeno a livello cellulare) e della mioglobina (riduzione della contrattilità cardiaca).
Il trattamento fondamentale di questa grave intossicazione consiste nella somministrazione di ossigeno puro in maschera o attraverso un tubo endotracheale (intubazione), sino alla scomparsa della sintomatologia clinica e alla riduzione della HbCO sotto i valori di 5%. L’ossigenoterapia iperbarica è invece indicata nei casi di intossicazione grave (con perdita di coscienza anche transitoria o sintomi neurologici e cardiaci), nelle pazienti gravide, nei neonati e lattanti, quando sia difficile garantire una ossigenoterapia in maschera realmente efficace (al 100%) per diverse ore, o in presenza di elevati valori di HbCO.
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