TerapiaIperbarica -Un po’ di storia
L’affermazione della medicina iperbarica non è stata semplice perché contrastata da un forte scetticismo alimentato da considerazioni economiche, resistenze nell’opinione pubblica e mancanza di conferme di efficacia, per alcune sue applicazioni, fornite da precisi studi scientifici.
Già nel 1662 l’inglese Henshaw utilizzava l’aria iperbarica, ossia a pressione maggiore di quella presente nell’atmosfera e normalmente respirata, per il trattamento di malattie polmonari; la sua idea venne mutuata in Francia (nel 1834) da Junod, il quale costruì una camera per erogare aria a pressioni di due, quattro “atmosfere assolute” per il trattamento delle patologie respiratorie.
Nel secolo successivo, quindi, si è assistito in Europa e negli USA a una diffusione della costruzione di camere iperbariche (strumenti o ambienti in cui fosse possibile tenere le persone da trattare) per la cura di malattie polmonari, cardiache, tumorali, diabetiche e neurologiche. Dagli inizi del Novecento, così, si verifica una prepotente affermazione della medicina iperbarica, impiegata nel trattamento di patologie respiratorie, cardiovascolari, neurologiche, neoplastiche e infettive, oltre che nelle intossicazioni da monossido di carbonio. Tale aumento è anche una conseguenza della concomitante crescita degli incidenti che possono essere trattati con la terapia iperbarica e che hanno come causa la sempre più frequente esposizione ai rischi legati sia agli ambienti di lavoro, sia a sport particolari. Un esempio di questo fenomeno è l’incremento dell’attività subacquea e dei relativi incidenti, con la conseguente necessità di predisporre trattamenti specifici basati appunto sull’impiego della camera iperbarica (che consente di riprodurre l’esposizione del subacqueo alla stessa pressione vigente nell’ambiente in cui si manifesta il suo problema).
Negli anni settanta, a fronte di un uso probabilmente scriteriato della terapia iperbarica, venne fondata una società scientifica internazionale (Undersea and Hyperbaric Medical Society, UHMS) che studiò e pubblicò precise indicazioni e aggiornamenti sulle applicazioni della medicina iperbarica per gli incidenti subacquei e non solo.
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