Inversione
- In anatomia, anomalia per la quale alcuni organi sono notevolmente deviati dalla loro posizione normale o presentano una localizzazione inversa rispetto al piano di simmetria dell’organismo.
Nell’inversione viscerale, detta anche situs inversus, gli organi si trovano sul lato opposto rispetto a quello che occupano normalmente: il cuore a destra, il fegato e l’appendice a sinistra. Quest’anomalia non ha conseguenze fisiologiche.
- Torsione di un organo cavo su se stesso.
Inversione dell’utero Abnorme deviazione dell’utero da dentro a fuori in modo tale che la superficie interna del corpo uterino giace dentro o al di fuori della vagina.
Inversione di gradiente Impropria contrazione uterina, durante il parto, che inizia dal segmento uterino inferiore e procede verso il fondo. Normalmente la contrazione inizia dal fondo e procede verso il segmento uterino inferiore.
Inversione forzata Inversione iatrogena dell’utero causata da un’eccessiva trazione del cordone ombelicale o da un’eccessiva pressione sul fondo, nello sforzo di estrarre la placenta dopo l’uscita del neonato.
Inversione spontanea Deviazione da dentro a fuori dell’utero come avvenimento naturale durante o dopo l’espulsione placentare, contrariamente a quanto avviene come complicazione di una trazione troppo vigorosa sul cordone ombelicale per accelerare l’espulsione placentare (inversione forzata).
Inversione vescicale Inversione, completa o parziale, della vescica urinaria attraverso il meato uretrale: è dovuta a una distensione dello sbocco vescicale, e in molti casi è secondaria a una tensione eccessiva durante la minzione.
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