Idramnios
Aumento anomalo della quantità di liquido amniotico.
Cause
Un idramnios, riscontrabile nello 0,5% delle gravidanze singole e nel 10% di quelle multiple, può essere dovuto a cattiva circolazione sanguigna tra il feto e la placenta, a diabete della madre o a una malformazione fetale (anencefalia, idrocefalia, spina bifida, atresia esofagea). La causa di un idramnios non è sempre identificabile.
Sintomi e segni
Nella maggior parte dei casi, l’idramnios compare a poco a poco durante la seconda metà della gravidanza, manifestandosi con eccesso di volume e tensione del ventre, sofferenza addominale, talvolta dispnea e gonfiore delle caviglie. Il rischio principale è quello di un parto prematuro.
L’idramnios acuto, che insorge repentinamente e provoca un aumento molto rapido del volume addominale, è molto più grave in quanto, oltre a un più elevato rischio di parto prematuro, comporta spesso conseguenze di maggiore gravità per la madre, tra cui difficoltà respiratorie ed edemi delle gambe, effetto della compressione dell’utero sulla vena cava inferiore.
Diagnosi e trattamento
L’esame clinico è completato dall’ecografia e dall’amniocentesi, mirata a stabilire il cariotipo (mappa cromosomica) del feto, allo scopo di ricercare un’eventuale anomalia.
Il trattamento si limita solitamente al riposo e alla sorveglianza medica. Possono essere prescritti alcuni antinfiammatori. L’aspirazione di una parte del liquido amniotico può dar sollievo alla paziente, ma comporta il rischio di indurre un parto prematuro.
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