Ingessatura
Applicazione di un bendaggio con fasce gessate al fine di immobilizzare un arto, un suo segmento o un’articolazione in caso di frattura ossea o lesioni osteoarticolari.
Tipi di ingessatura
L’ingessatura tradizionale consiste abitualmente nell’impiego di rotoli di garza su cui è stato applicato un gesso secco che una volta inumidito diviene pronto all’uso: il materiale fa presa nel giro di qualche minuto, ma la solidità definitiva si ottiene solo dopo 48 ore. Il principale vantaggio di questa tecnica è di adattarsi perfettamente all’arto fratturato.
L’ingessatura con materiali compositi, per lo più in resina, è sempre più utilizzata per la leggerezza e la resistenza all’acqua. Il principale inconveniente consiste nel fatto che questi gessi, meno malleabili di quelli tradizionali, non garantiscono un’immobizzazione altrettanto rigorosa.
Controllo e complicanze
L’ingessatura presenta alcuni rischi: spostamento delle ossa, compressione eccessiva del muscolo all’interno di un involucro gessato troppo stretto (in tal caso si parla di sindrome compartimentale per gli arti inferiori e sindrome di Volkmann per quelli superiori). Occorre consultare d’urgenza un medico o un chirurgo in caso di perdita di calore e sensibilità oppure di dolore importante alle estremità nei giorni successivi all’ingessatura.
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