Craniostenosi
Saldatura prematura delle ossa craniche nel bambino, che ostacola lo sviluppo del cervello, detta anche craniosinostosi.
Le suture tra le ossa della calotta cranica di norma si saldano solo in età adulta, fenomeno che consente la crescita dell’encefalo e della scatola cranica nell’infanzia. È spesso impossibile trovare la causa della craniostenosi, che in alcuni casi è legata a un’altra malattia e a volte è di origine genetica. La craniostenosi comporta la mancata evoluzione del perimetro cranico (microcefalia) e una deformazione della testa, variabile a seconda delle suture interessate: scafocefalia (testa allungata in direzione anteroposteriore), acrocefalia (testa allungata verso l’alto), plagiocefalia (testa asimmetrica), trigonocefalia (testa triangolare) o oxicefalia (testa a punta). La craniostenosi può essere isolata o associata ad altre malformazioni. Si accompagna spesso a segni neurologici (per esempio cecità) dovuti sia a una lesione cerebrale associata, sia alla compressione del cervello in un volume che troppo rapidamente perde la capacità di espandersi (ipertensione intracranica).
Diagnosi e trattamento
Si sospetta una craniostenosi nei primi mesi di vita in assenza di crescita della scatola cranica. Le radiografie del cranio permettono di precisare le anomalie ossee, mentre la TC fornisce informazioni sullo stato del cervello. A lungo termine, l’evoluzione senza trattamento può lasciare conseguenze neurologiche, per esempio ritardo mentale. Il trattamento è chirurgico, e consiste nel separare le ossa craniche tagliando i bordi saldati. Tale intervento dà eccellenti risultati.
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