Botulismo
Intossicazione alimentare provocata dalla tossina di un bacillo anaerobio Gram-positivo, il Clostridium botulinum, presente nel terreno, nelle acque e nell’organismo di molti animali.
Questo bacillo produce spore che resistono alla bollitura e alle modalità di conservazione (sale, aceto, affumicatura) usate nella preparazione di conserve casalinghe. Le spore secernono una tossina estremamente potente, che inibisce la secrezione di acetilcolina interferendo con la trasmissione dell’impulso nervoso e provocando così la paralisi in caso di ingestione di alimenti contaminati. Alcuni casi di botulismo sono stati segnalati anche in consumatori di conserve industriali (legumi, pesce).
Sintomi e segni
L’esordio avviene da qualche ora a 5 giorni dopo l’assunzione del cibo contaminato. Spesso i primi segni sono turbe visive (paralisi, diplopia, pseudopresbiopia) e midriasi (dilatazione anomala e persistente della pupilla), cui si aggiunge un’intensa secchezza delle fauci, con difficoltà alla deglutizione che può evocare un’angina. Le forme gravi possono manifestarsi con paralisi delle membra o dei muscoli respiratori, alterazioni cardiache e morte improvvisa.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi si basa sull’individuazione della tossina nell’alimento incriminato. Il trattamento è puramente sintomatico e spesso impone il ricovero in ospedale, con monitoraggio della deglutizione, della respirazione e dello stato cardiaco; talvolta si raccomanda l’iniezione di siero antibotulinico. In genere la malattia regredisce lentamente, nel giro di settimane.
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