Primo Soccorso
Situazioni dolorose
Come si presenta il dolore cervicale
Il sintomo principale è il dolore in regione cervicale, irradiato alla regione occipitale (la base del cranio), alla nuca, alle spalle e alle braccia; talvolta vi è associata una generica sensazione di formicolio e debolezza a carico degli arti superiori. La presenza di vertigini e la sensazione di instabilità sono più rare e possono essere correlate, come detto, a un coinvolgimento delle strutture neuro vascolari contigue o dei recettori di posizione.
La riduzione della capacità di movimento del capo, cui è dovuto il nome popolare del disturbo, è determinata più che da un “blocco” articolare vero e proprio, dalla necessità di evitare movimenti o posizioni che scatenano un dolore molto più intenso e dalla contrazione spasmodica dei muscoli, involontaria e attivata in maniera riflessa dall’organismo come difesa dal dolore stesso. È questa contrazione muscolare che diventa, poi, la principale fonte di dolore e di cronicizzazione del medesimo.
L’inizio dei disturbi può essere improvviso, talvolta dopo un brusco movimento o un raffreddamento rapido della parte, o rappresentare un graduale peggioramento di uno stato preesistente. Molto importanti, come vedremo, sono gli stati d’animo del soggetto (tensione da ansia, depressione), la stanchezza psico-fisica e i movimenti e le posizioni mantenute a lungo.
Come si può desumere da questa descrizione, la cosiddetta “artrosi cervicale” è importante nel determinare il dolore cervicale in un numero molto modesto di casi, anche se nella prassi quotidiana essa è ritenuta quasi sempre la responsabile. Questo errore di valutazione è in gran parte secondario al comune riscontro radiologico di modificazioni artrosiche delle vertebre, che quasi mai, però, hanno un rapporto diretto con la sintomatologia, specie in età inferiore ai 50-60 anni.
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