Sostanza farmacologica di sintesi, dotata di proprietà antibatteriche. I chinoloni si distinguono in non fluorurati (classici) e fluorurati.
Chinoloni non fluoruratiAltrimenti detti chinoloni di prima generazione, queste sostanze (acido nalidixico, acido pipemidico, acido ossolinico, flumechina) sono indicate nelle comuni affezioni urinarie da germi sensibili, come le cistiti dovute a batteri Gram-negativi.
Controindicazioni
I chinoloni non fluorurati sono controindicati nei prematuri e nei lattanti (acido nalidixico), nei bambini di età inferiore ai 15 anni, durante la gravidanza e l’allattamento e in caso di insufficienza epatica severa.
Modalità di somministrazione ed effetti indesiderati
In genere i chinoloni non fluorurati vengono somministrati per via orale. L’esposizione al sole durante il trattamento è sconsigliata perché potrebbe causare fenomeni di fotosensibilizzazione (aumento della sensibilità cutanea alle radiazioni luminose). Gli effetti indesiderati sono soprattutto di natura digestiva (dolori di stomaco, nausea, diarrea) oppure consistono in alterazioni neurologiche, sensoriali, psichiche (cefalea, vertigini, sonnolenza, insonnia, più raramente allucinazioni e convulsioni). Si osservano talvolta segni di allergia, reversibili alla sospensione del trattamento.
Chinoloni fluoruratiAltrimenti detti fluorochinoloni o chinolonidi seconda generazione, queste sostanze (ciprofloxacina, norfloxacina, ofloxacina, pefloxacina) sono indicate nelle infezioni sistemiche importanti da germi sensibili, in quelle digestive, respiratorie, cutanee, meningee e così via oltre che, talvolta, nelle infezioni urinarie e genitali (uretriti o cistiti).
Il loro spettro d’azione è più ampio di quello dei chinoloni non fluorurati in quanto include, in particolare, lo stafilococco; i casi di resistenza batterica sono ancora rari.
Controindicazioni
Le controindicazioni sono le stesse dei chinoloni non fluorurati, con l’aggiunta dell’insufficienza renale severa.
Modalità di somministrazione ed effetti indesiderati
La somministrazione avviene per via orale o endovenosa. Nei primi giorni del trattamento o dopo la sua conclusione possono insorgere tendiniti (soprattutto a carico del tendine di Achille), che impongono la sospensione del farmaco e il riposo per prevenire la rottura del tendine.