Radice dell’arto inferiore, corrispondente alla congiunzione con il tronco. L’anca comprende l’articolazione coxofemorale (dal latino coxa per anca) e si trova tra l’osso iliaco, o osso coxale, e il femore. Anteriormente a essa si trovano la regione inguinocrurale e il triangolo di Scarpa, all’interno la regione ischiopubica detta anche otturatrice, dietro la regione glutea.
L’articolazione coxofemorale unisce la testa del femore alla cavità cotiloidea dell’osso iliaco.
Le superfici articolari sono mantenute in contatto dalla capsula articolare, dai legamenti iliofemorale, pubofemorale e ischiofemorale e dal legamento rotondo.
L’articolazione dell’anca, solida e nel contempo estremamente mobile, consente i movimenti di flessione ed estensione, adduzione e abduzione, circonduzione e rotazione.
Patologie
La lussazione congenita dell’anca è una malformazione caratterizzata dalla fuoriuscita della testa femorale dalla cavità cotiloidea dell’osso iliaco. Può essere individuata alla nascita. Supporti ortopedici applicati tempestivamente permettono di rimettere definitivamente l’anca nella posizione corretta.
Talvolta però l’affezione è diagnosticata in un secondo tempo, quando il bambino inizia a camminare claudicando in modo evidente. La riduzione, più difficile da ottenere, richiede la trazione progressiva dell’arto, che in alcuni casi viene anche immobilizzato con un’ingessatura. Più il trattamento è tardivo, maggiori sono le difficoltà e i rischi di sofferenza della testa femorale, che può deformarsi e dar luogo ad artrosi.
La lussazione traumatica dell’anca, spostamento violento della testa femorale al di fuori della sua cavità, è dovuta a uno shock brutale (per esempio un incidente stradale). Seguendo la posizione dell’arto al momento del traumatismo, la lussazione sarà posteriore o, assai più raramente, anteriore. È frequente la frattura associata della parete posteriore della cavità cotiloidea. Le complicanze immediate della lussazione traumatica dell’anca, possono consistere nella compressione dell’arteria femorale e del nervo sciatico. Essa deve essere ridotta con urgenza per limitare il rischio di necrosi della testa femorale. L’anca viene quindi messa in trazione per 3 settimane o 1 mese.