Lussazione congenita dell’anca
Malformazione dell’articolazione coxofemorale per cui la cavità cotiloidea dell’osso iliaco, che di norma alloggia la testa del femore, la accoglie solo parzialmente. La lussazione congenita dell’anca è una malattia ereditaria, di più frequente riscontro nelle bambine e spesso bilaterale. L’articolazione può avere una semplice tendenza alla lussazione oppure essere lussata in permanenza, fenomeno che si manifesta con una certa lassità o instabilità dell’anca.
Sintomi e segni
La ricerca della lussazione congenita dell’anca deve far parte dell’esame clinico cui vengono sottoposti tutti i neonati. Le moderne tecniche di imaging facilitano moltissimo la diagnosi nei casi difficili. L’ecografia delle anche, che permette di visualizzare la morfologia dell’articolazione, si pratica in modo sistematico quando viene alla luce un’anomalia dell’esame clinico o un fattore predisponente, come un parto podalico.
Trattamento
L’individuazione sempre più precoce della malformazione ha permesso di limitare i casi che richiedono il trattamento chirurgico. Quando la lussazione viene individuata alla nascita, una particolare tecnica di fasciatura è sufficiente a rimettere definitivamente l’anca in sede. Il trattamento può inoltre far ricorso ad apparecchi (apparecchio gessato pelvipodalico, maglia tubolare adesiva, cuscino divaricante da applicare nella zona inguinale) che permettono prima di ridurre la lussazione, poi di stabilizzare progressivamente l’anca. La prescrizione, che spetta al chirurgo specialista in ortopedia, richiede controlli clinici, ecografici o radiografici molto regolari per verificare l’efficacia degli apparecchi applicati. Se si osservano sequele, una valutazione effettuata dopo che il bambino ha cominciato a camminare permette di prendere in esame la correzione chirurgica a completamento dei risultati ottenuti.
Alcune lussazioni non trattate durante l’infanzia sono causa di una claudicazione importante in età adulta. A questo stadio si è ormai creata una nuova articolazione, più o meno alta nell’ala iliaca, e l’unico trattamento possibile è quello chirurgico, con inserimento di una protesi dell’anca.
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