Sindrome metabolica -Perché interessarsi di sindrome metabolica
L’interesse verso questa sindrome è motivato da due ordini di fattori.
Il primo è la sua frequenza, che è particolarmente alta nelle popolazioni evolute del mondo occidentale e che è facile prevedere sia destinata ad aumentare in modo esponenziale nei prossimi anni, a causa di una serie di abitudini di vita che ne favoriscono la comparsa anche in soggetti di giovane età.
Il secondo motivo di interesse sta nel fatto che questa sindrome comporta un aumento del rischio di andare incontro a diabete e a malattie cardiocircolatorie, per cui la sua prevenzione diviene essenziale se si intende combattere questo tipo di malattie.
In anni recenti si sono sviluppate numerose discussioni circa la definizione più appropriata per questa sindrome e si è visto come organismi scientifici diversi di volta in volta abbiano proposto criteri leggermente differenti per definire le alterazioni che rientrano in questa sindrome. I criteri oggi maggiormente seguiti sono quelli della American Heart Association.
Le caratteristiche fondamentali di questa sindrome sono essenzialmente quattro: il diabete, l’obesità, l’ipertensione e le alterazioni dei grassi (lipidi) del sangue. La causa comune a tutte queste alterazioni si ritiene essere la resistenza che l’organismo oppone all’azione dell’insulina, un ormone che nel soggetto normale produce diversi effetti, tra cui i più significativi sono la riduzione della produzione di glucosio da parte del fegato e del rene e la facilitazione dell’utilizzo del glucosio stesso da parte dei tessuti insulino-sensibili, come il muscolo e il tessuto adiposo.
Caratteristiche genetiche, associate all’aumento di peso, fanno sì che nei pazienti con sindrome metabolica l’insulina non riesca più a svolgere normalmente queste funzioni, con progressivo peggioramento della situazione nel tempo.
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