Rettorragia
Emissione di sangue rosso vivo dall’ano.
Cause
La rettorragia è segno di una lesione, che in genere risulta localizzata nella parte bassa del tubo digerente (colon, retto, ano), talvolta nella parte alta (ulcera duodenale) se l’emorragia è molto abbondante. All’origine di una rettorragia vi sono per lo più le emorroidi, le ulcere da termometro (causate dalla misurazione ripetuta della temperatura rettale), i tumori benigni o maligni del retto o del sigma, le piccole ernie della mucosa colica (diverticolosi colica), le infiammazioni del colon (rettocolite emorragica).
Diagnosi
Ogni forma di rettorragia, anche se di lieve entità, impone un esame completo del colon. Infatti, nonostante questo disturbo sia spesso imputabile alle emorroidi, è meglio accertarsi che non abbia una causa più grave, in particolare un tumore. L’esame clinico, che prevede l’esplorazione del perimetro anale e la palpazione addominale, è completato dall’esame proctologico (esplorazione rettale, anoscopia, rettoscopia) e dallo studio del colon nella sua interezza mediante colonscopia (indagine visiva diretta per mezzo di un tubo munito di un sistema ottico) o esame radiologico (clisma opaco).
Trattamento
Se la rettorragia è molto abbondante, o se comporta un brusco calo della pressione arteriosa o un’accelerazione del polso, il soggetto va ricoverato d’urgenza. Il trattamento può prevedere una o più trasfusioni, la sospensione di tutti i farmaci che possono favorire episodi emorragici (anticoagulanti, acido acetilsalicilico), talvolta un intervento locale per arrestare l’emorragia (sclerosi o legatura con un elastico delle emorroidi, elettrocoagulazione per le ulcere da termometro). L’intervento chirurgico s’impone in caso di tumore rettocolico o se le emorragie emorroidarie non rispondono al trattamento farmacologico.
Cerca in Medicina A-Z