Osteotomia
Sezione chirurgica di un osso al fine di modificarne l’asse, le dimensioni o la forma. Si pratica in generale in caso di trauma osseo, per esempio per correggere un osso fratturato che si è consolidato in posizione scorretta, o di deformazione ossea (alluce valgo, ginocchio varo, ginocchio valgo). In chirurgia dentaria si fa ricorso a questa tecnica per estrarre dall’osso un dente fratturato o profondamente cariato, per riposizionare un osso mascellare in caso di prognatismo o per estrarre un dente del giudizio ritenuto.
Tecnica
Quando si pratica un’osteotomia su un osso fratturato consolidatosi in posizione scorretta, quest’ultimo viene sezionato in anestesia generale e le due estremità vengono quindi riallineate, per restituire alla zona l’asse normale. Nella maggior parte dei casi, le correzioni così ottenute vengono fissate mediante osteosintesi (placca metallica, chiodo ecc.) per un periodo compreso tra i 45 giorni e i 3 mesi. In chirurgia maxillofacciale, l’immobilizzazione si effettua con una doccia di contenzione o legature atte a mantenere saldamente in sede le ossa mascellari per circa 1 mese: in quest’ultimo caso l’alimentazione deve essere liquida.
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