Mericismo
Disordine psicologico del bambino, consistente nell’insorgenza di rigurgiti volontari di cibo seguiti dalla loro reingestione. Manifestazione di tipo nevrotico, il mericismo è spesso legato a problemi nelle relazioni affettive tra il bambino e i suoi familiari. Insorge verso i 5-6 mesi di vita, spesso preceduta da episodi di rigurgito o vomito.
Sintomi e segni
I rigurgiti si verificano in genere il mattino al risveglio, quando il bambino è solo, e non sembrano comportare alcuno sforzo. Di scarsa entità, sono spesso continui, con emissione quasi permanente di liquido dalle commessure e dalle labbra; si accompagnano a masticazione, e il bambino appare totalmente assorto, silenzioso e indifferente a chi gli sta intorno; queste manifestazioni cessano quando qualcuno lo prende in braccio. L’appetito non risulta alterato e il livello di sviluppo è in genere normale, anche se il mericismo può talvolta ripercuotersi sulla crescita. Può essere associato a una reale depressione, con indifferenza affettiva e disinteresse nei confronti di oggetti o persone, che contrasta con il piacere della ruminazione.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi consiste soprattutto nell’escludere la possibilità di un reflusso gastroesofageo, attraverso la misurazione dell’acidità gastrica (pHmetria). Al suo esordio, il trattamento richiede spesso un ricovero, per correggere eventuali carenze nutrizionali. Il bambino è subito affidato a un’équipe di neuropsichiatria infantile, e le consultazioni successive coinvolgono di solito la famiglia. La prognosi è in genere favorevole e i sintomi scompaiono rapidamente con il ritorno a un’alimentazione normale, al più tardi entro il secondo anno di vita.
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