Malaria -Distribuzione geografica
La distribuzione mondiale dipende soprattutto dalla temperatura, dall’umidità e dalle piogge: la malaria attualmente è diffusa in tutte quelle regioni tropicali e subtropicali del pianeta in cui la zanzara del genere Anopheles, che trasmette l’infezione, può sopravvivere e moltiplicarsi e dove i parassiti possono completare il complesso ciclo di sviluppo che li caratterizza. La malaria è presente non solo in gran parte delle regioni comprese tra i due tropici, ma anche in alcune aree a clima temperato-continentale come la Turchia e alcune repubbliche centroasiatiche dell’ex Unione Sovietica. La frequenza della malattia non è omogenea in tutte le regioni, quindi la distribuzione delle quattro specie di plasmodi è molto varia; anche all’interno dei singoli Paesi esistono aree in cui la trasmissione della malattia è elevata e altre in cui è sporadica, stagionale o assente. Circa il 90% dei casi di malaria si verifica nell’Africa intertropicale, dove la trasmissione è uniformemente diffusa in aree urbane e rurali e nelle diverse epoche dell’anno (fatta eccezione per i paesi agli estremi settentrionali e meridionali); le sole aree del continente africano intertropicale che possono essere considerate indenni sono quelle sopra i 2000 m di altitudine. Al contrario, nelle aree dell’America meridionale e dell’Asia dove la malattia è sempre presente la trasmissione è molto irregolare, talora stagionale, e sono sovente indenni le aree urbane e le principali stazioni turistiche. Il Plasmodium falciparum prevale in Africa, mentre negli altri continenti la distribuzione delle diverse specie del plasmodio è meno omogenea.
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