Isterosalpingografia
Esame radiologico classico eseguito su utero, tube di Falloppio e ovaio.
Indicazioni
Di solito il medico prescrive un’isterosalpingografia quando la paziente soffre di disturbi mestruali, perdite di sangue anomale o sterilità, oppure in caso di aborto spontaneo. Questo esame permette di individuare nell’utero anomalie come fibromi, polipi, displasie (alterazioni dello sviluppo di un tessuto o un organo), di osservare aderenze formatesi in seguito a curettage e di valutare la forma e la pervietà delle tube, di cui mette in evidenza eventuali restringimenti, ostruzioni e lesioni, possibili conseguenze di infezioni pregresse passate inosservate.
Tecnica
L’isterosalpingografia consiste nella visualizzazione dell’utero e delle tube mediante radiografia previa iniezione di un mezzo di contrasto radiopaco.
Preparazione e svolgimento
Nei 3 giorni precedenti l’esame, la paziente applica antisettici locali sulla vulva, per evitare qualunque rischio di infezione. Il giorno dell’esame e quello precedente assume antispastici e un calmante per ridurre le contrazioni uterine durante l’iniezione del mezzo di contrasto. L’esame viene praticato, in un centro radiologico, tra l’ottavo e il dodicesimo giorno successivo al ciclo mestruale, previo svuotamento della vescica. La paziente è distesa sul tavolo radiologico in posizione ginecologica (ginocchia piegate e distanziate). Il radiologo si serve dello speculum per visualizzare il collo uterino e introdurvi la cannula da isterografia, con la quale effettuerà l’iniezione, indolore, del mezzo di contrasto (4-10 cm3 di liquido) che opacizza progressivamente il collo uterino, la cavità dell’organo e le tube di Falloppio. Vengono effettuate sei radiografie, tre di fronte, una di profilo, la quinta della parte interna del collo uterino dopo il ritiro della cannula e l’ultima, detta tardiva, 15-20 minuti dopo l’evacuazione del mezzo di contrasto. L’esame dura 25-30 minuti, trascorsi i quali la paziente può tornare alle attività consuete. I risultati sono noti immediatamente e vengono in genere comunicati all’interessata dal medico che ha prescritto l’accertamento.
Effetti secondari
L’isterosalpingografia è un esame delicato, che può rivelarsi doloroso. Talvolta nelle ore successive la paziente può avvertire dolore al basso ventre, accompagnato da un rialzo febbrile: si tratta di una reazione locale al mezzo di contrasto, che scompare rapidamente. In alcuni casi si riscontrano segni di allergia allo iodio (prurito, orticaria in tutto il corpo).
Lo shock anafilattico (reazione di sensibilità al mezzo di contrasto) è un’evenienza eccezionale. Un trattamento con corticosteroidi o antistaminici può essere utile per prevenire queste reazioni nei soggetti predisposti alle allergie.
Controindicazioni
L’isterosalpingografia non va eseguita in presenza di emorragie (menorragie o metrorragie) o di infezioni genitali. È possibile praticarla sulle bambine utilizzando un’apparecchiatura adatta. L’esame è controindicato anche in caso di allergia allo iodio, gravidanza o infezione della vagina e delle tube uterine (salpingite), in quanto rischierebbe di disseminare l’infezione nel piccolo bacino (pelviperitonite).
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