Frattura diDupuytren
Frattura a carico dell’articolazione della caviglia, detta anche frattura di Pott, più precisamente colpisce le due estremità inferiori della tibia e del perone, i malleoli.
Cause
La frattura di Dupuytren è provocata da un movimento forzato del piede in rapporto alla gamba, per esempio una torsione violenta.
Sintomi e segni
All’esame obiettivo la caviglia è dolente e spesso deformata in modo caratteristico. Si forma rapidamente un edema, che può determinare la comparsa di flittene (vesciche contenenti plasma).
Diagnosi
Le indagini radiografiche permettono di formulare la diagnosi e di osservare eventuali lesioni supplementari: diastasi (distanza anomala tra tibia e perone) o frattura a carico della parte posteriore dell’estremità inferiore della tibia.
Trattamento
Questo tipo di frattura va curato tempestivamente, prima che si formino le flittene. Il trattamento ortopedico consiste in una manipolazione esterna, praticata in anestesia generale e sotto controllo radiologico, che spesso restituisce la sua anatomia normale alla caviglia, la quale in seguito viene immobilizzata in un gesso da tenere in sede per 3 mesi. Quando questa riduzione ortopedica fallisce, è necessario intervenire chirurgicamente. Il decorso postoperatorio, in genere buono, non è tuttavia esente da complicanze come dolori e gonfiori prolungati, rigidità articolare e artrosi. In caso di riduzione imperfetta, l’osso si consolida in una posizione scorretta, comportando la formazione di un callo vizioso (neoformazione ossea destinata a saldare gli elementi fratturati, che tuttavia si sviluppa senza rispettare l’anatomia della caviglia).
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