Crescita intrauterina
Sviluppo del feto all’interno dell’utero materno, detto anche crescita fetale. La crescita intrauterina è legata allo stato di salute del feto e alla qualità degli scambi tra questo e la madre tramite la placenta. Di norma il feto pesa circa 200 g a 4 mesi, 1300 g a 7 mesi e 3400 g al termine della gravidanza. Oggi l’ecografia permette di misurare in ogni stadio il diametro biparietale (diametro trasversale della testa da una bozza parietale all’altra), il diametro addominale trasverso e la lunghezza del femore. Tutti questi dati, riuniti in una curva, permettono di controllare la crescita fetale e di prevederne l’evoluzione.
Patologie
Un’eccessiva crescita intrauterina in genere ha carattere ereditario e non comporta alcuna conseguenza, ma si può osservare anche in caso di diabete materno mal controllato. Un ritardo della crescita intrauterina può essere ricondotto a un’anomalia dello sviluppo placentare, a un profilo genetico particolare, a una malattia genetica del feto o a un’affezione della madre, come l’ipertensione e la preeclampsia (lesione renale che si manifesta con edemi e ipertensione arteriosa). Un ritardo della crescita intrauterina può anche dipendere dalla malnutrizione del feto provocata dallo stile di vita della madre: abuso di tabacco, malnutrizione o alcolismo cronico.
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