Angioma
Malformazione a carico del sistema vascolare: arterie, capillari, vene e vasi linfatici. L’angioma è una lesione congenita, benigna, dei vasi sanguigni (emangioma) o linfatici (linfangioma) che determina la dilatazione delle strutture vascolari.
Può essere congenito o comparire durante l’infanzia o in età adulta. In alcuni casi può anche regredire e scomparire.
La localizzazione può essere superficiale (cute, mucose) o profonda (visceri, per esempio cervello, fegato, polmoni e ossa); in quest’ultimo caso sussiste il rischio di emorragie.
Angiomi cutanei Gli angiomi cutanei si distinguono in immaturi, maturi, o piani, stellari e capillarovenosi.
Gli angiomi immaturi sono malformazioni del sistema vascolare, riscontrati di frequente nei lattanti, che si sviluppano nel derma superficiale.
Possono assumere due forme: gli angiomi tuberosi, o a fragola, formano rilievi più o meno voluminosi, ben delimitati e di colore rosso vivo; gli angiomi sottocutanei sono meno superficiali e il rilievo può essere ricoperto da pelle di colore normale o bluastro.
Poiché nella maggior parte dei casi gli angiomi immaturi regrediscono spontaneamente, non procedere ad alcun trattamento è la scelta più ragionevole. È quindi sufficiente tenere sotto controllo l’angioma, sempre che non sia localizzato in una zona funzionalmente rilevante (palpebre per la vista, laringe per la respirazione, labbra per la dentizione). In tal caso è possibile ricorrere a corticoterapia o all’ablazione chirurgica.
Gli angiomi maturi, o angiomi piani, sono malformazioni molto frequenti del sistema vascolare che si sviluppano a partire da capillari del derma superficiale. Sono le classiche “voglie” o “macchie color vino” che, malgrado l’aspetto talvolta impressionante, non comportano alcun disturbo funzionale. Nel tempo, l’angioma piano si estende, assume una colorazione più scura e si ricopre di noduli in rilievo. Per trattarlo si ricorre al laser vascolare. Poiché i risultati non sono sempre perfetti, è spesso necessario ripetere l’operazione.
Gli angiomi stellati, o teleangectasie, sono malformazioni del sistema vascolare e si presentano come piccole macchie rosse a forma di stella, lievemente in rilievo. Localizzati soprattutto al viso e alle estremità, sono favoriti dalla gravidanza. Compaiono anche nelle cirrosi alcoliche. Qualora non scompaiano spontaneamente, possono essere trattati mediante elettrocoagulazione in anestesia locale.
Gli angiomi capillarovenosi sono malformazioni rare del sistema vascolare e si presentano come sporgenze bluastre situate sul percorso venoso che aumentano di volume durante uno sforzo. Possono essere trattati mediante iniezione di prodotti sclerosanti o ablazione chirurgica; impongono esami complementari prima dell’intervento.
Angiomi digestivi Gli angiomi digestivi più diffusi sono gli angiomi epatici e gli angiomi del tubo digerente.
Gli angiomi epatici sono malformazioni che hanno origine da strutture vascolari epatiche. Salvo eccezioni, sono asintomatici e di solito vengono individuati casualmente durante un’ecografia. Se di diametro superiore a 3 centimetri possono essere confusi con alcuni tumori epatici; è pertanto necessario ricorrere a TC o risonanza magnetica per stabilire la diagnosi. Il trattamento, chirurgico, si impone soltanto se l’angioma è particolarmente voluminoso.
Gli angiomi del tubo digerente, o angiodisplasie, sono malformazioni originate da strutture vascolari del tubo digerente. Non danno luogo ad alcun disturbo funzionale reale, ma possono causare emorragie improvvise o continue.
Sono diagnosticati mediante esame endoscopico o arteriografia. Il trattamento, necessario soltanto in caso di emorragia, prevede l’eliminazione dell’angioma durante un’endoscopia o un’arteriografia.
Gli angiomi ossei si sviluppano prevalentemente sulle vertebre (angiomi vertebrali). In genere asintomatici, sono diagnosticati con una radiografia del rachide, che mostra il caratteristico aspetto “a griglia” della vertebra colpita. Non è necessario alcun trattamento, ma, nei rarissimi casi in cui l’angioma causi dolore o sia responsabile di segni neurologici, può essere trattato mediante vertebroplastica (iniezione di cemento nella vertebra), intervento chirurgico o radioterapia.
Angiomi arterovenosi Queste malformazioni congenite del sistema vascolare concernono soprattutto le giunzioni arterovenose cerebrali: l’arteria e la vena risultano infatti anormalmente collegate da una rete di vasi embrionali.
Scoperti per lo più in soggetti giovani, gli angiomi arterovenosi possono essere rivelati da cefalea, crisi epilettiche e talora deficit neurologico progressivo.
La diagnosi si basa sull’angio-RMN, meno invasiva dell’arteriografia, che consente di localizzare con precisione la malformazione e di valutarne le dimensioni. La complicanza più importante è la possibile rottura di un aneurisma, con conseguente emorragia cerebrale e cerebromeningea. Il solo trattamento radicale, quando possibile, è l’ablazione chirurgica della malformazione. È inoltre possibile proporre un trattamento mediante embolizzazione (ostruzione dei vasi di collegamento con una sostanza occludente, depositata tramite sonda intravascolare guidata radiologicamente), in alcuni casi come completamento dell’intervento chirurgico.
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