Acidosi
Disturbo dell’equilibrio acido-base dell’organismo, corrispondente all’aumento della concentrazione di acidi nel plasma e nei liquidi interstiziali.
Acidosi metabolica
Acidosi che si verifica per un’alterazione metabolica in cui l’acido (a eccezione dell’acido carbonico) si accumula nel liquido extracellulare oppure viene perso dallo stesso. L’acidosi metabolica va distinta dall’acidosi respiratoria, in cui il difetto primitivo consiste nella ritenzione di anidride carbonica.
Una forma particolare di acidosi metabolica, dovuta all’accumulo di acido lattico nel sangue, è l’acidosi lattica, che può conseguire alla diminuzione della quantità di ossigeno disponibile, come nel caso di un collasso (calo di pressione) o di un’insufficienza respiratoria, ma può manifestarsi anche in diverse malattie: diabete mellito in trattamento con fenformina, insufficienza renale, leucemia, intossicazione da farmaci o alcol, alcuni deficit enzimatici congeniti.
L’acidosi lattica si manifesta con uno stato di shock ipovolemico (che consiste nella diminuzione del volume sanguigno totale in circolazione). La diagnosi viene poi confermata dagli esami del sangue (tasso di lattato, pH). Il trattamento deve essere particolarmente intensivo (dosi importanti di bicarbonato in perfusione endovenosa) e, soprattutto, deve mirare all’eliminazione della causa dell’acidosi.
Acidosi respiratoria
Acidosi che si verifica per accumulo di anidride carbonica da insufficiente ventilazione alveolare. Indicata anche con i termini di acidosi da anidride carbonica e acidosi ipercapnica.
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