Medicina tradizionale cinese
Intervento terapeutico
Salute ed equilibrio energetico
Nella medicina cinese la salute è espressione dell’armonia dell’uomo, inteso nella sua globalità. Come si è visto, tutta la realtà è qi, energia in continuo movimento e trasformazione; il qi di cui è composto l’uomo deve essere in armonia con quello delle stagioni (tempo) e con quello dell’ambiente in cui vive (spazio).
L’armonia deve informare anche il rapporto tra le varie parti del suo corpo e tra le energie che costituiscono il suo organismo, la sua mente, il suo spirito e la sua psiche. Per la mentalità cinese la salute non è data, ma è una continua ricerca di equilibrio e di benessere; la malattia non è un avvenimento accidentale, voluto dal caso, ma dipende dal rapporto che l’uomo ha con se stesso, con le persone con le quali vive e con l’ambiente che lo circonda.
In altre parole la salute e la lunghezza della vita dipendono dalle energie ereditarie che l’uomo ha ricevuto alla nascita, ma soprattutto dal suo stile di vita e dalla capacità di mantenersi sereno, instaurando rapporti positivi con le altre persone. Egli ha la responsabilità di tesaurizzare il patrimonio energetico ricevuto alla nascita e non disperderlo in una vita completamente priva di regole.
Per indicare l’alternanza salute/malattia, i cinesi usano due caratteri: ping e bing. L’analisi etimologica del primo carattere, come si può osservare in figura, illustra il concetto di salute secondo la medicina cinese: la parte verticale designa un soffio che, avendo vinto l’ostacolo (prima linea orizzontale), si estende liberamente (seconda linea orizzontale) nei due sensi, cioè in tutte le direzioni. Lo stato di salute è armonia in cui tutto circola liberamente senza far rumore, senza sintomi.
Allo stato di salute, ping, si oppone il disturbo, l’ostacolo alla salute, bing, ovvero l’incidente di percorso che interrompe, frena o blocca, a seconda dei casi, la libera circolazione del sangue e dei soffi, sregolando i meccanismi di apertura e di chiusura, squilibrando l’insieme dei vuoti e dei pieni: l’apparizione della malattia è interpretata dalla medicina cinese come l’esito della lotta tra l’energia corretta, zheng qi, e l’energia perversa, xie qi, nel caso in cui quest’ultima abbia il sopravvento. L’energia zheng è “l’energia corretta” perché in accordo perfetto con tutto ciò che avviene all’interno e all’esterno dell’organismo e perché conforme alla stagione e alla natura dell’individuo; tale energia entra in stato di legittima difesa nel momento in cui viene a contatto con l’energia perversa. Contro i fattori di equilibrio intervengono, infatti, fattori squilibranti, noti come fattori patogeni e identificati con l’energia perversa xie qi che, attaccando l’organismo, può indurre squilibri e determinare la comparsa di malattie.
All’energia corretta zheng si oppone, allora, l’energia perversa xie. Etimologicamente, quest’ultimo carattere evoca qualcosa di obliquo, di non diritto, di deviato. L’antico pittogramma designa nella parte di sinistra un dente canino, una zanna, qualcosa che attacca, mentre nella parte destra indica una città fortificata: il significato del carattere è che qualcosa di cattivo, di perverso entra in una realtà comunque difesa.
Il carattere xie, obliquo, perverso, si presenta quindi come opposto e complementare al carattere zheng, che significa invece “diritto, corretto, normale”. L’espressione xie qi, cioè “energie perverse”, designa quindi l’introdursi di una perturbazione nel gioco delle energie normali.
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