Infiammazione simultanea della congiuntiva e della cornea. Rappresenta una complicanza frequente della congiuntivite.
Tipi di cheratocongiuntivite
A seconda della causa, può assumere forme molto diverse.
Cheratocongiuntivite da adenovirus È caratterizzata dalla comparsa, sulla cornea, di noduletti tondeggianti e biancastri che non recano alcun disturbo alla vista, a meno che non siano situati sull’asse visivo.
Di norma, regrediscono senza conseguenze ma molto lentamente, nel corso di mesi o addirittura di anni.
Cheratocongiuntivite secca La più diffusa, soprattutto nei soggetti anziani, è legata a un’insufficiente secrezione lacrimale.
Questa secchezza oculare, che può rientrare nel quadro della sindrome di Sjögren, provoca talvolta la comparsa di filamenti formati da cellule distaccatesi dalla cornea.
Può accompagnarsi a una sensazione dolorosa di corpo estraneo nell’occhio e causare un’ulcerazione della cornea, con rischio di superinfezione e perforazione. La cheratocongiuntivite flittenulare, assai rara, si traduce nello sviluppo sulla congiuntiva e sulla cornea di noduletti grigiastri destinati a trasformarsi in vescicole piene di un liquido chiaro, che si riassorbono dopo molti giorni. L’affezione si accompagna spesso a un’infezione tubercolare primaria.
Diagnosi e trattamento
La diagnosi della cheratocongiuntivite si basa sull’esame istologico. Il trattamento è rivolto alla causa (colliri antibiotici o antivirali, colliri volti a compensare l’insufficienza lacrimale e ad accelerare la cicatrizzazione).