Tumori rari -Diagnosi
Di fronte a sintomi sospetti, il medico dovrà arrivare a formulare una diagnosi precisa. Per fare questo può avvalersi di un’ecografia, una TAC, una RMN o una gastroscopia.
- Ecografia: è una tecnica radiologica che permette di visualizzare le parti interne del corpo e le restituisce come immagini a due dimensioni mediante l’utilizzo di onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni).
- TC (Tomografia Computerizzata): è una tecnica radiografica che fotografa parti interne del corpo attraverso l’uso di un computer.
- RMN (Risonanza Magnetica): le onde magnetiche rilevano immagini di organi interni del corpo.
- Gastroscopia o colonscopia: questi esami permettono di visualizzare direttamente le pareti interne (rispettivamente di stomaco e colon-retto) mediante l’introduzione di un tubo sottile e flessibile che ha in cima una piccola telecamera e tramite il quale può anche essere eseguita una biopsia (prelievo del tessuto tumorale).
Se uno di questi esami mostra una massa addominale, il medico dovrà procedere, per avere la certezza della diagnosi, a esame istologico, cioè al prelievo del tessuto tumorale (biopsia) e alla sua analisi al microscopio. La biopsia può essere eseguita nel corso di esami endoscopici, se la massa è accessibile dal lume del tratto gastroenterico, o sotto guida TC o ecografica; altre volte è necessario un vero e proprio intervento chirurgico ad addome aperto (laparotomia). La diagnosi viene effettuata sul campione prelevato. è molto importante inoltre la determinazione della presenza dell’enzima KIT (CD117), che viene rivelata da una particolare colorazione del tessuto prelevato, detta colorazione immunoistochimica.
Cerca in Medicina A-Z