Trapianto di rene -Come e quando si esegueil trapianto
Per essere eseguito in sicurezza, il trapianto renale richiede un grado variabile di compatibilità tissutale, in particolare deve esservi compatibilità sia di gruppo sanguigno (A,B, 0 e Rh) sia compatibilità tissutale (sistema HLA).
L’uso di farmaci immunosoppressori sempre più potenti e la “personalizzazione” della terapia immunosoppressiva hanno consentito una minore rigidità nella selezione effettuata sulla base degli antigeni di istocompatibilità.
Per accedere al trapianto renale in Italia è necessario essere iscritti in una Lista Trapianto gestita da un determinato Centro Trapianti, che valuta l’idoneità clinica del paziente al trapianto renale ed esegue uno studio genetico in collaborazione con gli specialisti in immunologia dei trapianti (tipizzazione HLA); una volta ritenuto idoneo al trapianto renale, il paziente viene iscritto nella lista d’attesa per trapianto renale. Attualmente i tempi medi di attesa sono di 2-3 anni.
Da un punto di vista chirurgico, l’organo trapiantato viene posto in basso nell’addome (una o entrambe le fosse iliache nei casi di doppio trapianto), viene quindi eseguito il collegamento vascolare, in genere con l’arteria e la vena iliaca esterna, e infine viene collegato l’uretere del rene trapiantato alla vescica del ricevente. L’organo trapiantato generalmente inizia subito a funzionare producendo abbondante urina, anche se in alcuni casi la ripresa funzionale può essere tardiva e richiedere ancora qualche trattamento dialitico.
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