PsicoFARMACI -Litio
Il litio è il farmaco utilizzato più spesso dagli specialisti nel trattamento dei disturbi bipolari in quanto “normalizza” le oscillazioni dell’umore in entrambe le direzioni (dalla mania alla depressione e dalla depressione alla mania), per cui non viene utilizzato soltanto per gli attacchi di mania o per la riacutizzazione della malattia, ma anche come terapia di mantenimento costante nei disturbi bipolari. Sebbene riduca i sintomi maniacali anche gravi nel giro di 5-14 giorni in media, possono trascorrere anche settimane o mesi prima che la situazione sia del tutto sotto controllo. Talvolta il medico, nei primi giorni di trattamento, può prescrivere un antipsicotico o, durante la fase depressiva, un antidepressivo (decisione peraltro sempre molto difficile e delicata in questo tipo di pazienti). La risposta alla terapia con litio è variabile e non si può stabilire in anticipo chi ne trarrà beneficio e chi no. Alcuni pazienti rispondono bene a una terapia protratta nel tempo e non presentano ulteriori episodi, mentre altri possono manifestare oscillazioni dell’umore che si riducono quando il trattamento continua oppure quando l’insorgenza degli episodi è meno frequente o meno grave; altri ancora, purtroppo, non traggono alcun beneficio dal litio.
Se il litio viene assunto in quantità troppo scarsa non risulterà efficace, mentre se la dose è troppo elevata può insorgere una serie di effetti collaterali. Per questo motivo vengono eseguiti di tanto in tanto controlli sul sangue (litiemia) che aiutano a stabilire la dose da assumere nel tempo, anche perché la dose necessaria può variare in base alla malattia, allo stato generale e alla condizione fisica.
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