Registrazione deiPotenziali evocati
Metodo di indagine e valutazione dell’attività elettrica delle vie nervose dell’udito, della vista e della sensibilità corporea.
Indicazioni
La registrazione dei potenziali evocati rileva l’eventuale alterazione di una funzione sensoriale (per esempio valutazione della perdita dell’udito) quando le altre tecniche diagnostiche non sono abbastanza esatte. È il caso, per esempio, di anomalie ancora in fase iniziale, lievi, quindi difficili da riscontrare (soprattutto nella sclerosi multipla) o di soggetti che non sono in grado di cooperare allo svolgimento dell’esame (bambini piccoli, pazienti in coma). La tecnica è inoltre utile, in caso di interventi chirurgici al sistema nervoso, per localizzare anomalie, diagnosticare determinate patologie (come un neurinoma, un tumore del nervo uditivo) e precisare il carattere anorganico (non dipendente da una lesione anatomica) di un sintomo.
Principio e procedura
L’ organo sensoriale da analizzare viene attivato da uno stimolo elettrico transcutaneo di breve durata, per lo studio della sensibilità somestesica (di origine corporea), da un flash luminoso, per la sensibilità oculare, o da un suono, per la sensibilità uditiva. Tale stimolazione genera un impulso nervoso, il potenziale evocato, risposta elettrica che parte dall’organo testato, si trasmette alle fibre nervose e giunge ai centri nervosi. Questa attività è registrata da elettrodi posizionati in diversi punti del corpo, a seconda dell’organo analizzato, e collegati a un apparecchio che trascrive l’impulso sotto forma di curve, la cui analisi fornisce informazioni sull’eventuale presenza di un’anomalia. L’esame non richiede il ricovero ospedaliero, ma spesso, per le sue indicazioni, è svolto su persone già ricoverate.
Registrazione dei potenziali evocati uditivi Consiste nel sottoporre il paziente a uno stimolo sonoro, detto click. Gli elettrodi sono posizionati sulle orecchie e sul cuoio capelluto. L’elettrococleografia, variante dell’esame, consiste nell’introdurre nell’orecchio, attraverso il timpano, un elettrodo sottile a forma di ago, che registra l’attività della coclea, del nervo uditivo e del tronco cerebrale.
Registrazione dei potenziali evocati visivi Consiste nella stimolazione oculare da parte di un flash o di uno schermo luminoso in bianco e nero su cui appare una scacchiera, e che viene posto all’interno di una cabina, dove costituisce l’unica fonte luminosa percepibile dal paziente. Gli elettrodi, posizionati sul cuoio capelluto, nella zona occipitale, registrano l’attività cerebrale.
Registrazione dei potenziali evocati somestesici Consiste nell’emissione di brevi scosse elettriche, indolori, tramite due tipi di elettrodi (piatti e posti sulla cute o a forma di ago e introdotti sottocute) posizionati lungo il decorso del nervo in esame. Gli elettrodi sono applicati sugli arti del soggetto.
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