Polmonite -Terapia
La terapia della polmonite è basata sugli antibiotici che, se somministrati precocemente, sono in grado di curare efficacemente la polmonite batterica; a tutt’oggi non esiste invece una terapia valida per la polmonite virale, anche se i farmaci antivirali possono risultare utili in determinati casi.
Nei pazienti a rischio, la polmonite è una malattia ancora gravata da un certo grado di mortalità: decisamente basso nei pazienti curati a casa loro (1-5% circa, con probabilità inferiori all’1% nei soggetti giovani), il tasso di mortalità sale, nei pazienti che necessitano di ricovero ospedaliero a circa il 12% dei soggetti colpiti, mentre nei pazienti che necessitano di terapia intensiva raggiunge percentuali prossime al 40%. La polmonite è pericolosa nei soggetti debilitati per qualunque causa (cosiddetta polmonite opportunista), per esempio nei soggetti molto anziani e in quelli affetti da malattie croniche o da immunodeficienze (AIDS ma non solo), per i quali rappresenta frequentemente la causa del decesso. La terapia iniziale è quasi sempre “empirica” (il medico sceglie l’antibiotico sulla base delle caratteristiche del suo paziente, le eventuali malattie concomitanti, l’età, ecc) e solo raramente viene fatta in modo “mirato”, cioè scegliendo l’antibiotico sulla base dell’esito di particolari accertamenti effettuati sul catarro (coltura batterica con antibiogramma).
Gli antibiotici più usati a domicilio sono somministrati per via orale e comprendono le penicilline “protette” (amoxicillina/acido clavulanico), i macrolidi (eritromicina, azitromicina, claritromicina) e i fluorchinoloni (levofloxacina, moxifloxacina, ciprofloxacina).
L’ efficacia del trattamento antibiotico dipende, oltre che dall’agente causale coinvolto, anche dalle probabilità di andare incontro a un batterio resistente alla terapia (condizione di resistenza batterica locale).
L’efficacia della terapia antibiotica si valuta dopo circa 72 ore dall’inizio del trattamento, sulla base dell’andamento della febbre e della tosse. Nelle forme più gravi, o quando non c’è miglioramento con l’antibiotico orale, si possono usare gli antibiotici per via intramuscolare o endovenosa (per esempio le cefalosporine). All’antibiotico va spesso affiancata una terapia di supporto con farmaci e altri rimedi per abbassare la febbre.
Pleurite La pleurite è una malattia della pleura, ossia della membrana che ricopre i polmoni e riveste l’interno della cavità toracica, permettendo ai polmoni di muoversi facilmente durante gli atti respiratori per la presenza di un sottile film liquido tra i due foglietti (viscerale e parietale) che la compongono. In alcuni casi la pleurite è “secca” (fibrinosa), ma più spesso si sviluppa localmente, a livello della pleura infiammata, del liquido (essudato pleurico). La pleurite è spesso causata da un concomitante processo di infezione polmonare (una polmonite o una tubercolosi) mentre raramente si ha una pleurite senza segni di polmonite.
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